AZIENDA OSPEDALIERA

SAN CAMILLO - FORLANINI

SESSIONE DI CONCERTAZIONE

PROTOCOLLO D’INTESA SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL SES-118 DI ROMA E PROVINCIA

PREMESSO CHE

1.      Le parti concordano nel ritenere che la missione specifica del SES 118, consista in una qualificata e celere medicina di urgenza in grado:

  1. di mettere in atto una adeguata copertura del territorio come previsto dalle linee guida della conferenza Stato Regioni del gennaio 1996;
  2. di fornire prestazioni di soccorso e tempi di intervento adeguati a prescindere dalla ubicazione dell’evento;
  3. che venga prevista la formazione e informazione alla popolazione attraverso idonee iniziative, in particolare nelle scuole elementari e medie;
  4. che la dotazione organica complessiva sia composta da personale altamente qualificato, e costantemente formato e aggiornato.
  1. Le parti concordano che per la sua peculiarità le funzioni del SES-118 non siano delegate o cedute a terzi e che, quindi, lo stesso non possa che essere a gestione pubblica;
  2. In ottemperanza a quanto previsto dalle "Linee guida della Conferenza Stato Regioni", si rende necessaria una stretta collaborazione con le forze istituzionali preposte all’emergenza sul territorio e soprattutto con la protezione civile.
  3. La Direzione Generale dell’Azienda San Camillo-Forlanini, d’intesa con l’Assessore alla Salvaguardia e Cura della Salute della Regione Lazio, ha presentato una proposta di riorganizzazione complessiva del SES-118 di Roma e Provincia;
  4. La riorganizzazione comporta l’utilizzazione di più mezzi di soccorso circolanti, oltre che una differenziazione della tipologia degli stessi (CMR, auto medica, autoambulanze,ecc.);
  5. E’ pertanto necessario completare al più presto tutte le procedure necessarie all’assegnazione del personale indispensabile per il pieno funzionamento dei nuovi mezzi;
  6. Le parti intendono valorizzare l’esperienza acquisita dai lavoratori da anni operanti nel SES-118 e nei, precedenti, analoghi servizi esistenti prima della sua istituzione (es. PIC), attraverso una utilizzazione più razionale ed economica degli stessi operatori che consenta, contemporaneamente, anche un processo di riqualificazione, con l’istituzione di nuovi profili, anche integrativi a quelli previsti dal CCNL, caratterizzati dalla specificità e peculiarità di contenuti da riferire sia a funzioni tecniche che assistenziali;
  7. Il nuovo modello organizzativo di cui al presente protocollo, nel consentire l’integrazione di tutte le risorse umane operanti nelle macropostazioni, induce una rideterminazione dei carichi di lavoro di alcuni equipaggi, legandoli, nel contempo, non tanto alla rigidità della identificazione del mezzo circolante, quanto alla dinamicità della tipologia dell’intervento richiesto (codici rosso e giallo da un lato e codici verde e giallo dall’altro), introducendo un necessario e concordato criterio di flessibilità dell’uso delle risorse umane e strumentali;
  8. Alla luce di quanto indicato al punto 8 diventa nodale il ruolo di filtro ed identificazione appropriata della domanda dei cittadini da parte degli operatori della centrale operativa, la cui formazione andrà, quindi, verificata ed implementata in tempi brevissimi, al fine di rendere idonea l’organizzazione della centrale stessa al nuovo modello complessivo di riorganizzazione del sistema;
  9. La complessità del nuovo modello comporta la necessità da un lato di una sua applicazione graduale, ed in alcuni casi propedeuticamente sperimentale, e, dall’altro, una omogeneità generale organizzativa dell’articolazione dell’orario di lavoro che non consenta sfasamenti pericolosi in termini di efficienza ed efficacia del servizio;
  10. I contenuti del presente protocollo che hanno riflesso su materie inerenti il trattamento economico e giuridico dei lavoratori, trovano esclusivo confronto e definizione nel contratto integrativo di comparto dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, con le modalità, i tempi e i criteri determinati dal CCNL e dal CCIA sottoscritto definitivamente il 30 /5/2000 e che le parti, legittimate a livello aziendale, si sono concordemente date;

TUTTO CIÒ PREMESSO

LE PARTI FIRMATARIE ADOTTANO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D’INTESA

  1. Le premesse fanno parte integrante della presente intesa.
  2. Si concorda sul modello riorganizzativo generale allegato al presente accordo, integrato, nelle sue modalità applicative, con i contenuti dei punti seguenti che fanno parte integrante del citato contratto integrativo di comparto dell’Azienda medesima sottoscritto in data 30 maggio 2000.
  1. Necessità di individuare i dipendenti più idonei, tra gli appartenenti al ruolo sanitario, profilo infermiere professionale, a svolgere le funzioni di operatore di centrale, relativamente ad una efficace azione di filtro ed identificazione appropriata della domanda che viene dalla cittadinanza, attraverso un percorso formativo selettivo che permetta l’attivazione congrua di mezzi diversificati (come dotazione di risorse umane e strumentali) in base alla tipologia dell’intervento richiesto (codici rossi e gialli o verdi e bianchi). A tale percorso formativo sarà finalizzata una corrispondente quota di risorse, di derivazione articolo 39 del CCNL, tale da consentire la progressione nella fascia retributiva superiore del personale appositamente individuato al termine del percorso formativo.
  2. Agli operatori di centrale di cui al precedente punto A) che assegnano e comunicano agli equipaggi, in base alla tipologia dell’intervento richiesto, il relativo codice di gravità, in una misura inferiore al 90%, non viene attribuita la quota relativa al premio per la qualità della prestazione individuale di cui all’articolo 32.1, comma 21, del CCIA.
  3. Dopo un primo semestre di applicazione sperimentale dei contenuti del presente protocollo, sarà monitorata l’efficacia del triage della Centrale operativa rispetto ai dati statistici relativi alle Centrali operative nazionali e/o internazionali. In caso di over o under triage superiore al 10% rispetto alla media nazionale, si applica quanto previsto al punto B) relativamente alla quota relativa al premio per la qualità della prestazione individuale di cui all’articolo 32.1, comma 21, del CCIA. Con riferimento all’obiettivo strategico posto dalla Regione Lazio, d’intesa con le OO.SS., nella delibera 5038 del 5/10/99 "Ottimizzazione delle attività di emergenza-urgenza con riferimento…….alla organizzazione delle attività di soccorso sul territorio (118), in caso di rispetto dei valori medi nazionali del triage di cui sopra, una quota pari a £. 30.000.000 derivata dai minori oneri scaturenti dall’applicazione del successivo punto H, viene destinata all’attuazione di tale progetto obiettivo di produttività collettiva specifico per il profilo di infermiere professionale (categoria C); operante nella Centrale operativa.
  4. Tra il personale del precedente punto A), in deroga a quanto previsto dall’articolo 19.2, comma 8, del CCIA, con cadenza annuale, dovrà essere prevista la progressione nella fascia retributiva superiore, fino al raggiungimento dell’ultima fascia (C4), per n. 5 infermieri professionali che opereranno nel loro turno lavorativo in modo flessibile rendendosi disponibili a svolgere, oltre la prevalente funzione propria, anche una esperienza professionale di raccordo operativo con gli altri operatori in servizio nello stesso turno, valorizzando uno dei criteri per l’accesso all’ultima fascia previsto dall’articolo 35, comma 1, lettera b) del CCNL Contestualmente, per il coordinamento complessivo degli operatori della Centrale Operativa, si fa riferimento, nel rispetto delle relative competenze, alla figura del Direttore della Centrale e al Responsabile infermieristico del SES-118 ;
  5. Riqualificazione, senza che ciò comporti aumento di organico nelle precedenti categorie di provenienza, del personale del ruolo tecnico attualmente in servizio nel SES-118 o di provenienza intraospedaliera da destinare a tale Sistema, con l’istituzione di nuovi profili, oltre a quello di Operatore Tecnico specializzato autista-soccorritore (Categoria Bs) già individuato nel protocollo d’intesa del 19/10/99 e per il quale si prevede una specifica declaratoria di cui all’allegato 1; in particolare si tratta di istituire il profilo di Operatore tecnico autista-barelliere (Categoria B), con specifica declaratoria di cui all’allegato 2, come fase transitoria in prospettiva di una definitiva riconversione e riqualificazione nel profilo di autista di ambulanza-soccorritore (categoria Bs);
  6. Individuazione delle seguenti tipologie di mezzi e relativi equipaggi:

TIPO DI MEZZO

OPERATORI

 

Infermiere professionale

Autista soccorritore

Autista barelliere

Medico

A. Automedica

X

-

-

X

B. Ambulanza di tipo B

X

X

* (vedi commi 1 e 2)

-

C. CMR**

X

X

-

X

*presenza diversificata a seconda del tipo di intervento richiesto (se in connessione o meno con l’intervento della automedica) secondo quanto previsto nei successivi commi 1. e 2..

** l’equipaggio previsto senza autista-barelliere è vincolato all’utilizzo dei CMR per i soli trasporti protetti interospedalieri.

  1. In caso di chiamata in cui sia già attivata l’automedicalizzata (codici rossi e gialli) l’equipaggio dell’ambulanza di tipo B sarà composto da 1 Autista di autoambulanza-soccorritore e da un infermiere professionale; in caso di intervento esclusivo da parte dell’ambulanza di tipo B l’equipaggio è composto da tre unità (Autista di autoambulanza-soccorritore, infermiere professionale e Autista-barelliere).
  2. Per garantire quanto previsto dal presente punto è possibile individuare le seguenti modalità organizzative:
    1. Ambulanze di tipo B con equipaggi differenziati: a tre in tutte le situazioni e a due (autista-soccoritore, infermiere) solamente nei mezzi gemellati con l’automedica;
    2. CMR con equipaggio a tre (autista-soccoritore, infermiere, medico) per i trasporti protetti interospedalieri;
    3. Eventuale istituzione nelle macropostazioni di turni di reperibilità nelle 24 ore per le potenziali esigenze che il servizio richiederà in connessione con la mappatura e la allocazione dei mezzi di cui la dirigenza del SES-118 avvierà apposite sessioni informative con la RSU e le OO.SS. territoriali rappresentative;
  3. In base a quanto previsto nel presente punto F) sarà ridefinita la dotazione organica del SES-118.

    G. Identificazione le varie tipologie di equipaggio, di conseguenti trattamenti economici accessori così definiti:

  1. Corresponsione, a far data dalla esecutività del CCIA, a tutti gli operatori del Ses-118 del ruolo sanitario operanti sui mezzi di soccorso della indennità prevista dal comma 6, lettera b), dell’articolo 44 del CCNL 1994-1997, ai sensi del comma 9 del medesimo articolo. Tale indennità verrà corrisposta, ferma restando la necessaria approvazione da parte degli organi competenti e dalla data di tale approvazione, anche al nuovo profilo dell’Autista-soccorritore per le caratteristiche funzioni integrative, da individuate nello specifico profilo di cui all’allegato 1, legate all’assistenza, che lo rendono assimilabile agli operatori del ruolo sanitario;
  2. Individuazione per gli operatori componenti l’equipaggio dei mezzi di cui alla tabella del precedente punto F) di un orario di lavoro sperimentale di 35 ore medie settimanali ai sensi dell’articolo 27 del CCNL secondo i criteri e le modalità previste nell’articolo 25 del CCIA.
  1. Destinazione del 20% dei minori oneri derivati dalla soppressione nella dotazione organica dei posti di ausiliario ed OTA, al netto dei posti riconvertiti in autista di autoambulanza-soccorritore e autista-barelliere, derivanti dalla nuova organizzazione del lavoro e del servizio previsti dal presente protocollo d’intesa, per l'incremento del fondo articolo 39 CCNL, finalizzato alla progressione nelle fasce retributive.
  2. 1. Con riferimento all’obiettivo strategico posto dalla Regione Lazio, d’intesa con le OO.SS., nella delibera 5038 del 5/10/99 "Ottimizzazione delle attività di emergenza-urgenza con riferimento…….alla organizzazione delle attività di soccorso sul territorio (118), una quota pari al 30% dei minori oneri di cui al punto precedente vengono destinati all’attuazione di tale progetto obiettivo di produttività collettiva specifico per il profilo di operatore tecnico autista-barelliere (categoria B) in allegato 2;

2. Tale progetto ha lo scopo di incentivare gli operatori appartenenti al profilo di cui al comma precedente ad operare nel loro turno lavorativo in modo flessibile rendendosi disponibili anche ad effettuare esperienze professionali plurime collegate alla tipologia operativa del profilo di appartenenza.

  1. Richiesta alla Giunta Regionale di adozione di una deliberazione che recepisca la presente intesa e, contestualmente, preveda per il personale accentrato nel SES-118 di cui alla delibera 1819/97 e non idoneo ai servizi di emergenza, la possibilità di rientro nella Azienda di provenienza secondo le modalità definite nel protocollo d’intesa del 24/7/97 tra il Direttore Generale dell’A.O. S. Camillo-Forlanini e le OO.SS.;
  2. Indicazione, nella delibera di Giunta Regionale di cui al punto IV, delle modalità organizzative dei trasporti cosiddetti "secondari" con relativa indicazione di risorse strumentali, umane ed economiche necessarie al loro esercizio e conseguente allocazione della responsabilità operativa dei medesimi, tenendo conto che il SES-118, con le opportune forme di copertura economica, si rende disponibile allo scopo.
  3. Indicazione nella stessa delibera di cui al punto precedente della quota di finanziamento da destinare all’Azienda S. Camillo-Forlanini vincolata al reperimento e/o alla messa a norma di locali idonei ad ospitare le macropostazioni e/o le postazioni satellite del 118 e di un budget legato alla formazione permanente degli operatori tale da consentire il coinvolgimento degli stessi per 4 ore mensili finalizzate a tale scopo.