Il giuoco del demonio


Notizia del 7 gennaio 2007
Il giuoco del demonio
Anche Yu Gi Oh finisce sotto inquisizione. Ma i giovani sono davvero a rischio demonio?

di Cagnaccio

Tratto da: http://giornalettismo.ilcannocchiale.it

Una volta è Marilyn Manson, un'altra è Harry Potter, e un'altra ancora è Yu-Gi-Oh. Cosa li accomuna? Sono tutti emissari o manifestazioni del Maligno secondo il parere degli esperti del settore, vale a dire esorcisti professionisti e amatoriali. Qualche settimana fa, il questore di Pesaro, dott. Benedetto Pansini, tenne una conferenza stampa per invitare i genitori a non regalare per Natale le carte da gioco Yu-Gi-Oh, perché "è un gioco che maschera pratiche di occultismo nocive alle anime. Lo dice un poliziotto, non uno qualsiasi, bensì un ufficiale d'alto rango e non lo fa per diletto, ma nello svolgimento delle sue funzioni di pubblica sicurezza... ciò aiuta a comprendere perché le criminalità organizzate e il malaffare attecchiscano così bene da noi: basta guardare dall'altra parte.
Il pio questore, però, non è solo in questa crociata contro Satana e il suo culto: ovviamente padre Amorth (" si comincia con Harry Potter, e si finisce col Demonio") e i suoi accoliti la pensano allo stesso modo e c'è da scommettere che anche Benedetto XVI sia in sintonia con loro (dato che li incoraggia e sprona senza più gli imbarazzi della precedente gestione papalina).
Quindi, i ragazzini che si divertono con le carte di Yu-Gi-Oh partecipano inconsapevolmente a una seduta spiritica camuffata da gioco di società? In verità, dobbiamo dare ragione almeno in parte agli uomini di Chiesa, perché qualcosa di diabolico c'è in questo gioco. Yu-Gi-Oh assomiglia molto a Magic (forse il più famoso e se non altro il capostipite di questi giochi), poiché si basa sullo stesso principio: è un gioco di ruolo fatto con carte o figurine, in cui ci si sfida a un duello di magia, regolamentato attraverso un manuale con tanto di galateo. I giocatori evocano mostri o personaggi con le apposite carte, usano carte-incantesimo,carte-trappola, etc. etc. Ovviamente ci sono le carte più potenti, quelle rare, addirittura rarissime. Per farla breve, si crea un meccanismo in cui gli appassionati cercano le rarità, andando per tentativi acquistando numerosi pacchetti di carte che poi si rivelano doppioni (proprio come si usava con le Panini); oppure battono la strada degli scambi o l'acquisto in appositi negozi o tramite riviste specializzate con prezzi che lievitano a seconda della rarità della carta. Vere e proprie quotazioni monetarizzate. Senza dimenticare che girano anche le carte taroccate. Effettivamente, tutto ciò odora un po' di zolfo.
Ora, difficilmente le esternazioni di questore ed esorcisti porteranno al bando di Yu-Gi-Oh, ma sicuramente sono arrivate alle orecchie dei signori della Konami e si sa che i giapponesi sono furbi quando si parla di affari: business is business. Noi di Giornalettismo possediamo al riguardo uno scoop sensazionale: ci sono giunte alcune immagini esclusive di carte Yu-Gi-Oh inizialmente approvate, ma poi ritirate dalla casa editrice prima che entrassero in commercio. Il motivo è facile da intuire: esse appartenevano al nuovo set di Mostri e Incantesimi Clericali. Un campo decisamente scivoloso che poteva rivelarsi dannoso per gli interessi della compagnia.
Carte e immagini forti che la casa editrice ha ritirato preventivamente... effettivamente non possono essere accettate da Santa Romana Chiesa, e ancora più intollerabile sarebbe stata quest'ultima carta, la più inaccettabile sicuramente.


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