Cronaca di Frosinone

Sabato 11 Novembre 2000
Nel mirino le ristrutturazioni previste negli ospedali di Frosinone, Anagni, Cassino, Sora, Ceprano e Pontecorvo
Sale operatorie, bacchettate all’Asl
La Regione critica i ritardi: «Progetti non appaltati, fondi mai spesi» 

di DOMENICO TORTOLANO

I progetti per nuove sale operatorie e per l'adeguamento a norma di quelle esistenti negli ospedali ciociari sono stati commissionati due volte dall'Azienda sanitaria ad un tecnico romano con finanziamenti impegnati in altre opere, facendo allungare i tempi di realizzazione non avendo dato la Regione ancora il parere favorevole. Lo sostiene l'Ugl affermando che sono rimasti inutilizzati anche i fondi realmente disponibili dal gennaio 1999 più che sufficienti per adeguare a norma le sale operatorie. E così l'adeguamento non è stato realizzato e né le nuove sale sono state costruite con problemi per gli operatori sanitari. «Sebbene - afferma Rosa Roccatani, segretaria dell'Ugl - fosse chiaro fin dal 1996 quali fossero le necessità e gli interventi da effettuare per rendere sicure le sale operatorie l'Asl ha dimostrato la propria incapacità rendendo insolubile un problema che richiedeva soltanto soluzioni tecniche e amministrative di semplice attuazione».
La regione Lazio con una nota del 4 gennaio 1999 autorizzava il direttore generale dell'Asl, Nicola Pugliese, ad utilizzare la somma di tre miliardi e 786 milioni, non spesa negli anni precedenti dalle ex Usl, per la ristrutturazione dei presidi ospedalieri della provincia e in particolare 500 milioni per le sale operatorie dell'ospedale di Anagni, un miliardo per Frosinone, 500 milioni per Cassino, 350 milioni per Sora, 300 milioni per Ceprano e un miliardo e 136 milioni per Pontecorvo e Cassino. Di questi soldi, però, l'Asl ne ha utilizzati ben pochi tanto che nei giorni scorsi il direttore del dipartimento delle opere pubbliche e servizi della regione Lazio in una nota inviata all'assessorato alla sanità sottolinea i ritardi dell'azienda sanitaria. «Si segnalano - è detto nella lettera - i numerosi progetti presentati dall'Asl, approvati dalla giunta regionale e mai appaltati, oppure appaltati e mai portati a termine nel rispetto delle normative vigenti all'epoca dell'esecuzione dei lavori». L'Asl, secondo la nota della Regione, pur avendo ricevuto l'anticipazione del dieci per cento del finanziamento, non avrebbe appaltato i lavori di ristrutturazione all'ospedale di Anagni e stessa cosa per Ferentino. Risultano appaltati,invece, i lavori per gli ospedali di Ceccano e per quello di Anagni per il rifacimento delle coperture.

Poca fortuna ha avuto,poi, il bando di gara per l'affidamento dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento normativo delle sale operatorie degli ospedali di Frosinone, Cassino e Pontecorvo per una spesa di cinque miliardi e 200 milioni. Infatti l'Asl, dopo un esposto dell'Ugl, è stato costretto a sospenderlo con evidenti ritardi nell'avvio delle opere programmate. La regione non può dare il proprio parere per la documentazione carente relativa alla progettazione e in una nota del 12 ottobre scorso il genio civile di Frosinone chiede al progettista,l'ing. Mario Sonnino, l'invio degli atti deliberativi, gli elaborati progettuali per i piani di sicurezza e un nuovo quadro economico per la non rispondenza delle somme a disposizione. Infatti i compensi per la progettazione risultano segnati due volte e poi il progetto generale non è stato mai inviato alla Regione. Un autentico pasticcio, secondo l'Ugl, emblematico del sistema di governo dell'Asl.