Frosinone

Venerdì 26 Gennaio 2001
Nota di Della Rosa (Cgil)
A chi dà fastidio la Città Bianca?

di Davide Della Rosa *Segretario generale Cgil Fp

Nel corso di un incontro con gli iscritti della Cgil FP tenutosi il giorno martedì 23 gennaio presso la clinica "Città Bianca" di Veroli sono state evidenziate, alla presenza del segretario responsabile della suddetta organizzazione sindacale, alcune problematiche dì forte attualità:
1) dopo un periodo di regolarità nella corresponsione degli stipendi per il personale dipendente si intravede qualche segnale preoccupante che, nel contesto di sistematici attacchi condotti contro la suddetta struttura sanitaria, attraverso la stampa locale, potrebbero ingenerare preoccupazione circa la tenuta dei livelli occupazionali;
2) dalle notizie lette sui quotidiani, si apprende che il direttore generale della Ausl di Frosinone, si accingerebbe ad una verifica del rapporto esistente con la clinica «Città Bianca», in quanto, presumiamo, esso fu sancito dalla precedente amministrazione, in base a scelte programmatorie che l'attuale management potrebbe non condividere; oltretutto, come ben noto, il rapporto esistente con la Ausl e quindi con la Regione non è di "accreditamento" (un tempo si diceva di convenzionamento), bensì di affitto sperimentale per un anno, con scadenza marzo 2001;
3) senza voler entrare nel merito delle scelte che saranno compiute dalla Ausl, i lavoratori e la Cgil Funzione Pubblica di Frosinone ritengono che "Città Bianca" sia ormai una realtà consolidata nella nostra provincia, che oltre a dare lavoro a 130 dipendenti di alta specializzazione, offre un servizio di cura ad alto livello in branche specialistiche per le quali c'è forte carenza e in alcuni casi totale assenza: riabilitazione, post-acuzie motoria, cardiorespiratoria e neuromotoria (101 posti letto); day hospital oncologico con radioterapia ed acceleratore lineare (30 posti letto), colmando in questo caso una lacuna gravissima e alleviando il disagio a tanti pazienti ciociari costretti a recarsi altrove per curarsi;
4) non è superfluo precisare che poiché non si tratta di struttura accreditata, ma bensì in affitto e solo per alcune prestazioni , l'accettazione per il ricovero non è in regime di "libera scelta" per il cittadino, ma è la Ausl che filtra e autorizza in base alle reali necessità. Tutta la polemica, quindi, sulla spesa superflua, sullo sperpero di pubblico denaro, sulle «altre» emergenze esistenti in provincia è destituita di fondamento e anzi appare piuttosto sospetta di "partigianeria". Quello che è certo, e solo questo interessa ai lavoratori e alla Cgil, è che "Città Bianca" ormai è un tassello importante nel sistema sanitario ciociaro, dà lavoro a 130 famiglie, allevia le sofferenze a tanti cittadini, fatti questi che non possono trovare insensibile il nuovo management della Ausl di Frosinone.