Cronaca di Frosinone

Giovedì 18 Gennaio 2001
Pazienti fantasma/L’assessore Lunghi accusa: tutta colpa di Asl e Comuni

Sulla questione dei pazienti fantasma (deceduti, che, però, continuano ad "esistere" nei tabulati dell’Asl e, dunque, ancora in carico ai medici di famiglia) interviene l’assessore alla Sanità del Comune di Frosinone, Sandro Lunghi, medico. «Dalle dichiarazioni rese al Messaggero - dice Lunghi - si evince chiaramente che è intendimento della direzione generale dell’Asl voler recuperare le somme indebitamente percepite dai colleghi medici (per ogni paziente l’Asl paga annualmente 85 mila lire ai medici di famiglia); ciò non mi sembrerebbe giusto, se così fosse, in quanto, proprio io, mi sono premurato di emettere in data 8/3/1999 un ordine di servizio per il responsabile dell’ufficio Anagrafe finalizzato a disciplinare una volta per tutte che "nel registrare le certificazioni di morte dei cittadini ne venisse data immediata comunicazione all’Asl per la conseguente cancellazione degli stessi dai tabulati del servizio sanitario nazionale"». In sostanza, per Lunghi, se Regione, Asl e Comuni (tra cui Frosinone) non cooperano per l’aggiornamento delle liste, non è colpa dei medici di famiglia. Dunque, perché colpirli?