Cronaca di Frosinone

Giovedì 1 Marzo 2001
L’ODISSEA DI UN INFERMIERE DI SORA
Si salvò per miracolo da un incidente,
ieri si è ucciso buttandosi dall’ospedale

Si salvò per miracolo nell'estate scorsa, ma, ieri, ha cercato da solo la morte. Tragico destino per Fernando Cipollone, 49 anni, infermiere di Sora, tra i più apprezzati per la dedizione al lavoro nel "SS.Trinità". Ieri, è morto scegliendo di farla finita con un volo di 20 metri, proprio in quell'ospedale dove stava iniziando il turno di servizio. Al lavoro era tornato da poco tempo, dopo un banale incidente con la bicicletta, in cui aveva, però, rischiato la vita. E' probabilmente nei postumi di quella caduta del luglio scorso, che bisogna ricercare i motivi di questa morte. Da 25 anni, lavorava nell'ospedale di Sora dove si è gettato da una finestra al quarto piano. Prima di lanciarsi ha portato a termine con meticolosità tanti piccoli gesti, come l'appendere la giacca o il deporre con cura gli occhiali, che fanno pensare ad una estrema determinazione e freddezza.
Cipollone, con moglie e due figli, aveva avuto una vita serena fino al 26 luglio dello scorso anno. Quella mattina, non doveva lavorare ed era uscito con la bici da corsa a fare una passeggiata. Nel centro di Sora, un'auto, che usciva da un parcheggio, lo investì. Battè con violenza la testa e rischiò di perdere la vita per un ematoma nel cranio, restando in coma per giorni. Riuscì a recuperare miracolosamente e, da un po', era tornato al lavoro, anche se destinato a mansioni più leggere per non affaticarlo. Fernando, però, negli ultimi tempi, non era più felice come una volta e, nonostante l'affetto di tutti, non si sentiva appagato dal recupero. Ieri ha deciso di farla finita.