Cronaca di Frosinone

Martedì 6 Marzo 2001
AZIENDA SANITARIA SOTT’ACCUSA
Premi di produzione, la Cgil insorge:
«Lavoratori a termine discriminati»

di GIANPAOLO RUSSO

Il salario di produttività per i dipendenti della Asl va ridiscusso. E’ questo quanto afferma la Cgil di Frosinone dopo aver constatato una disparità di trattamento economico tra i dipendenti assunti a tempo pieno e quelli inseriti in organico a tempo determinato. Il sindacato ha scritto al direttore generale dell’Asl, Carmine Cavallotti, per segnalare l’errore nel pagamento del premio di risultato dell’anno 2000, chiedendo un rimedio a tale disparità. «I lavoratori a tempo pieno - spiega Davide Della Rosa segretario generale della Cgil provinciale - hanno percepito un importo medio di un milione e novecentomila lire come salario di produttività contro le sole 500 mila lire dei dipendenti assunti a tempo determinato. Questa differenza è inaccettabile sia perché non proporzionata, un dipendente che abbia lavorato per sei mesi doveva almeno percepire 950 mila lire, e sia perché, nella maggior parte dei casi considerati, grazie ai rinnovi contrattuali, questi lavoratori hanno, di fatto, lavorato un anno intero e quindi avrebbero dovuto percepire anche loro quasi due milioni». Ad essere interessati alla questione sono circa mille dipendenti della Asl tra infermieri, tecnici ed impiegati. L’elevato numero di lavoratori assunti a contratto determinato è dovuto al fatto che l’azienda sanitaria, per anni, non abbia mai approvato la pianta organica sopperendo alla mancanza di organico con questo tipo di assunzioni. «Ora chiediamo al direttore dell’azienda sanitaria, Carmine Cavallotti - afferma Della Rosa - di eseguire una verifica e quindi di trovare i fondi per riparare a queste disparità. I 6,8 miliardi che fanno parte del fondo per l’anno 2000, infatti, sembra che già siano stati ripartiti. Spero che si tratti solo di un errore, non saprei immaginare altre motivazioni». Ora il sindacato attenderà la risposta dell’azienda che già da oggi cercherà di capire perché sussiste tale disparità.