Frosinone

Sabato 24 Marzo 2001
DALL’EX MANAGER PUGLIESE
Progetti per 2 miliardi e 700 milioni
affidati a soli quattro professionisti

Dodici delibere di incarichi dati a soli quattro professionisti dati dall’Asl tra il novembre e il dicembre del 1999.
A far la parte del leone fu lo studio romano dell’ingegner Mario Sonnino, con quattro incarichi per 1 miliardo e 300 milioni, per interventi di consolidamento e abbattimento delle barriere architettoniche all’ospedale "De Bosis" di Cassino; per ristrutturazione e adeguamento a norme di lacuni locali all’ospedale di Frosinone; per il completamento degli impianti degli uffici amministrativi nel nuovo ospedale di Frosinone e per il completamento e adeguamento del servizio di radioterapia e medicina nucleare dell’ospedale di Sora.
Altri due incarichi "pesanti" (sui 720 milioni di lire) andarono all’architetto Daniela Miele, dello stesso studio Sonnino, per la ristrutturazione ed adeguamento dell’ospedale di Pontecorvo e per il consolidamento ed adeguamento normativo dell’ex Rsa dell’ospedale di Veroli.
Gli altri 700 milioni furono deliberati per due professionisti ciociari: circa 600 milioni per l’architetto Giuseppe Arduini per la ristrutturazione di alcuni reparti all’ospedale Umberto I e per la realizzazione di nuovi nella città della salute di via Fabi) e circa 100 milioni per l’architetto Vincenzo Martelluzzi per la ristrutturazione del poliambulatorio ex Inam di Isola Liri.
In sostanza l’Ordine degli ingegneri ha sostenuto che gli incarichi non potevano essere frazionati ma dovevano essere affidati tramite una gara europea e neanche poteva essere invocato il principio dell’urgenza visto che «L’azienda - scrisse l’Ordine - ha poi annullato quella delibere sostituendole con altre» Dubbi che sono venuti anche all’Autorità per la vigilanza sui Lavori pubblici che ha segnalato il caso alla Procura della Corte dei Conti.

L. D’Arp.