Cronaca di Frosinone

Giovedì 22 Marzo 2001
MENTRE IL CONSIGLIERE REGIONALE DE ANGELIS CHIEDE L’IMMEDIATA REVOCA DELLE NOMINE PER OSPEDALI E DISTRETTI SANITARI
Ugl: risolvere subito i problemi nel management dell’Asl

ASL: l’Ugl getta acqua sul fuoco delle polemiche di questi ultimi giorni invitando a prendere atto della difficile situazione ereditata dall’attuale gestione; il consigliere regionale ds Francesco De Angelis continua nelle sue prese di posizioni critiche chiedendo al manager «l’immediata revoca di tutti gli atti inerenti l’affidamento degli incarichi conferiti» per ospedali e distretti. Procediamo con ordine. La segretaria dell’Utl-Ugl Rosa Roccatani premette che per quanto riguarda la sanità il centrodestra, vincendo le elezioni, si è impegnato a ridurre il disavanzo e a migliorare la qualità dei servizi. «Obiettivi difficili da raggiungere in tempi brevissimi», osserva, perché l’eredità della giunta Badaloni è pesante. La precedente gestione dell’Asl marciava «al ritmo di 100-150 miliardi l’anno di disavanzo» per cui non è pensabile che esso possa essere ridotto «in soli 90 giorni». «Dinanzi a questa realtà e con l’esigenza di contemperare la spesa con le necessità dei servizi, anche se sono chiari alcuni settori sui quali è necessario incidere da subito - afferma Roccatani - si è creato un problema all’interno del management aziendale che l’Ugl si augura venga al più presto risolto. L’Ugl considera l’esperienza sanitaria del dott. Cavallotti e la competenza amministrativa della dottoressa Raponi i necessari capisaldi di conoscenza intorno ai quali riorganizzare l’Asl». «Questa sinergia - argomenta la segretaria - deve individuare al più presto lo scenario e le linee di tendenza della sanità pubblica e definire un piano strategico aziendale contenente le linee guida per lo sviluppo dei servizi, capace di mettere sotto controllo la spesa. Questo si attendono i cittadini e i lavoratori dell’Asl, questo chiede e propone l’Ugl».
E passiamo al consigliere regionale diessino che parla di «rumorosità e clamore fine a se stesso», «spregiudicatezza» e «decisionismo indeciso e claudicante» del direttore generale e richiama «l’attenzione di chi ha responsabilità del governo politico regionale e locale della sanità alla certezza e alla legittimità delle procedure e delle regole». Orbene, per De Angelis le recenti dodici nomine effettuate da Cavallotti non sono regolari in quanto non esistono «atti deliberativi che abbiano prefigurato la nuova organizzazione delle strutture a meno che, e non mi risulta, non sia stato riadottato l’atto deliberativo 3372/99». Delibera annullata a febbraio di quest’anno dal pretore a seguito di ricorso dell’Ugl (al riguardo De Angelis punzecchia: «Ben dovrebbe ricordarlo l’Ugl che ne fece un fiore all’occhiello!») per condotta antisindacale perché non erano stati preventivamente consultati i sindacati. «Questo significa - rileva l’esponente diessino - che sono stati conferiti incarichi su posti e strutture inesistenti e, quand’anche ciò fosse possibile, appare inammissibile disporre e revocare nomine senza motivazioni ed adozione degli atti deliberativi conseguenti, specie quando questi comportano impegni di spesa e valutazioni dell’operato di chi lascia in favore di chi subentra». Per questi motivi commenta: «È possibile reiterare disposizioni in maniera più lesiva della legittimità già condannata dalla pretura del lavoro? Essendo in uno Stato di diritto, credo francamente che ciò sia un fatto molto grave».

S. di N.