Cronaca di Frosinone

Mercoledì 28 Marzo 2001
DIECI punti programmatici per ...

di LUCA SERGIO

DIECI punti programmatici per imprimere una maggiore efficienza al sistema sanitario provinciale.
Questo il contenuto del documento elaborato dai gruppi di studio (formati da tecnici e rappresentanti dei cittadini) in due giorni di lavoro del convegno «Dalla sanità alla salute», promosso dal gruppo regionale e dal coordinamento provinciale di Forza Italia e che sarà presentato in settimana ai presidenti della giunta Storace e della competente commissione regionali Foglietta e al direttore generale Asl Cavallotti. Molti gli spunti interessanti emersi dal lungo work-shop, insieme a proposte concrete e qualche segnale di allarme perché, se non si passa subito al rinnovamento, i pericoli del declassamento per la sanità frusinate diventeranno effettivi. Uno, e non di poco conto, lo ha lanciato il presidente della commissione regionale Politiche istituzionali, Alfredo Pallone, sempre concreto: «Attenzione a quello che sta avvenendo non lontano da noi: a Tor Vergata sta sorgendo un nuovo polo sanitario di prim’ordine che potrebbe aumentare le nostre difficoltà». L’esponente azzurro ha poi attaccato la precedente gestione («Abbiamo trovato 7.400 miliardi di debiti nella sanità e neanche il Piano regionale») e ribadito un concetto altre volte espresso: cioè il centro-destra non guarda alle tessere degli operatori sanitari ma alla loro competenza. L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Anna Teresa Formisano, si è soffermato sugli impegni della giunta Storace, e in particolare sull’attuazione della nuova legge sull’assistenza sociale annunciando che è in elaborazione il Piano triennale sulla base delle richieste del territorio. L’assessore proporrà l’aumento dei distretti sperimentali circa l’integrazione dei servizi da 7 a 15 e ha insistito sulla necessità di eliminare i ricoveri impropri aumentando nel contempo l’assistenza domiciliare, che farà scendere sensibilmente la spesa.
Il dirigente medico dell’Asl, Fernando Ferrauti, ha fatto un rapporto puntuale sulle numerose proposte emerse dai gruppi di lavoro. Il comune cittadino cosa pensa dell’attuale assetto sanitario locale? «Partire da zero» e, in uno scenario ora meramente virtuale, si augura solo due ospedali ma più assistenza sul territorio. Questo comune cittadino è certamente più avanti di tanti amministratori locali che si batterebbero ancora per la riapertura di strutture che poi l’utente non sceglierebbe mai per ricoverarsi. Quindi «no» netto agli ospedali-fotocopia, come chiede il Polo, e piena attuazione del programma con cui ha vinto le regionali: eliminazione degli sprechi (occupazione impropria di posti-letto, doppioni di reparti e altro ancora), razionalizzazione della Pianta organica, meritocrazia e coinvolgimento degli operatori e del cittadino dando più spazio al volontariato.
«Chiediamo scelte forti e coraggiose - ha concluso l’assessore regionale Antonello Iannarilli - che, pur sembrando impopolari, sono invece rivolte a colmare carenze croniche che provocano una costante emorragia dalla provincia di utenti e professionalità».