Cronaca di Frosinone

Sabato 21 Aprile 2001
SORA
Perse due dita dopo un’operazione:
a giudizio il primario dell’ospedale

di RAFFAELE CALCABRINA

Perse due dita di una mano dopo un intervento chirurgico. Per quell’amputazione, un operaio di Isola del Liri adesso accusa un medico. L’operazione alla quale si sottopose due anni fa doveva andare in ben altro modo e per questo ha denunciato il sanitario. Quindi ora, con l’accusa di lesioni personali colpose, il dottor Gino Parente, 55 anni, primario del reparto di traumatologia dell’ospedale di Sora dovrà affrontare un processo. Il medico, infatti, è stato rinviato a giudizio dal gip presso il tribunale di Sora. I fatti per i quali il primario dovrà difendersi sono conseguenza di un intervento chirurgico eseguito il 26 maggio del 1999 e, secondo l’accusa, mal riuscito. La vittima è L.C., un operaio di 48 anni, che ha subito la parziale amputazione delle falangi del secondo e terzo dito della mano sinistra. L.C. si rivolse alla struttura sanitaria sorana dopo un incidente occorsogli sul lavoro.
La pubblica accusa contesta al medico una condotta “negligente ed imprudente" che sarebbe costata all’operaio la menomazione. Inoltre, sempre secondo il capo di imputazione, Parente non avrebbe avvisato il paziente dei rischi cui andava incontro sottoponendosi all'intervento chirurgico e non gli avrebbe illustrato eventuali alternative terapeutiche all’operazione medesima. Inoltre il primario non avrebbe posto in essere un “tentativo di ricostruzione delle strutture ossee, cagionando al paziente un indebolimento permanente della mano" e la perdita della funzione “prensile" dell’arto stesso.
Il processo si aprirà il 27 novembre, data in cui è fissata la prima udienza. Con ogni probabilità, in quell’occasione, la presunta vittima si costituirà parte civile per il tramite dell’avvocato Amleto Iafrate. Gino Parente sarà, invece, difeso da Franco Assante, suo legale di fiducia.