Cronaca di Frosinone

Venerdì 13 Aprile 2001
Tra breve un’autentica «rivoluzione»
Visite e ricerche all’Asl, le prenotazioni alla più vicina farmacia

ALL’ASL comincia la... rivoluzione. Prossimamente sarà possibile prenotare visite specialistiche e farsi autorizzare tutte le prestazioni andando in farmacia. L’annuncio è stato dato ieri mattina nella quinta conferenza-stampa dal direttore generale, Carmine Cavallotti, insieme ad altre iniziative. L’Asl frusinate si mette così in linea con altre strutture del nord ed è la prima nel Lazio e nel centro-sud a varare il collegamento in rete con le farmacie grazie al protocollo d’intesa sottoscritto con la Federfarma. «Debbo ringraziare pubblicamente il presidente Querqui - ha detto il manager - per la grande disponibilità dimostrata. Sarà un mezzo per incidere anche sulle liste di attesa». E gli utenti ne avranno un grande risparmio, specialmente anziani e disabili, perché non dovranno più viaggiare ma recarsi nella più vicina farmacia per ottenere visite ed esami. Cavallotti ha annunciato pure che è prossima la firma di un protocollo d’intesa con «Cittadinanza Attiva» per la verifica delle liste di attesa. «Noi ce la stiamo mettendo tutta - ha detto il manager - per andare incontro alle esigenze dei cittadini, acquistando nuove attrezzature, predisponendo la nuova organizzazione e preparandoci a stilare la Pianta organica definitiva per fine maggio e procedendo nell’informatizzazione (prossima la messa in rete dei Cup) in quanto l’assessore regionale Gargano ha scelto la nostra Asl come centro pilota». Si è parlato di tante cose nell’ennesimo incontro con la stampa, ma due argomenti si stagliano su tutti: il forte deficit aziendale e la delicata questione della clinica «Città Bianca» di Veroli. Cominciamo da questa, rilevando che è intervenuto il primario del Dipartimento Riabilitazione Antonio Bucchiarone. Il manager ha tenuto a ridimensionare le preoccupazioni emerse per effetto della disdetta del contratto. «Continueremo ad acquistare dall’INI - ha precisato - le prestazioni di riabilitazione e di radioterapia in quanto siamo carenti sia per strutture adeguate e sia per apparecchiature». Sulla questione ieri è intervenuta l’Ugl-Sanità che ha chiesto di «accertare il costo reale del contratto stipulato dal dr. Pugliese, che ne sia verificata l’efficacia e che lo stesso venga dichiarato definitivamente esaurito» ed ha attaccato il ds De Angelis e «tutti gli altri che ora tanto si agitano» rinfacciandogli che «avrebbero dovuto preoccuparsi del destino dei lavoratori già dalla fine dell’anno scorso: oggi è troppo tardi per rinnovare il contratto e nemmeno può essere riattivata la delibera di Badaloni dell’anno scorso». Ma torniamo a Cavallotti, che si è soffermato anche sulla situazione finanziaria. Disastrosa. Il deficit per il 2001 è di oltre 264 miliardi, di cui 146 dovuti alle spese di assistenza per fuori provincia. «Se non si investe, non si recupera», ha affermato il manager spiegando che si investirà di più in tecnologia per migliorare l’assistenza. Solo così le nostre strutture potranno operare al meglio cercando di far rientrare consistenti risorse che, da anni e tuttora, se ne vanno altrove.

S. di N.