Cronaca di Frosinone

Venerdì 20 Aprile 2001
Pontecorvo. Polemiche e proteste all’ospedale Del Prete per il mancato funzionamento del reparto
Pneumologia, tutti in lista d’attesa
Le associazioni solidaristiche sollecitano Cavallotti all’immediata istituzione

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Le associazioni solidaristiche incalzano il direttore generale dell'Ausl, dott. Carmine Cavallotti, affinché esca dal suo mutismo e esprima la sua volontà circa l'istituzione del reparto di Pneumologia nel «Pasquale Del Prete». Dopo che ha proceduto al rinnovo delle cariche dirigenziali, il dott. Cavallotti, forse per caso, ha rimosso l'ostacolo maggiore all'autonomia del reparto: il conflitto d'interessi esistente tra l'ex direttore sanitario Fanelli e l'autonomia del reparto di Pneumologia. Quando fu istituita la specializzazione, si crearono dei posti letto, ma sotto la "giurisdizione" del primario di medicina generale (cioè: del dott. Marcello Fanelli). Il che in termini di autonomia significa che in qualsiasi momento la «specializzazione» potrebbe essere soppressa. In termini monetari (ecco il conflitto d'interessi) tutti i degenti di pneumologia sono «caricati» a medicina: l'indennità, per i degenti di questa specializzazione, è riconosciuta al primario Fanelli.
Insomma, non solo si rende precaria la presenza della «specializzazione» al «Pasquale Del Prete», ma addirittura gli «altri medici lavorano» (Iafrate,Di Ruzza e Macciocchi) e il primario Fanelli «incassa». Il dott. Cavallotti dovrebbe spiegare queste «incongruenze» (sic!) all'opinione pubblica. Intendiamoci, le norme sicuramente lo consentono, ma il buon gusto no, senza parlare di altri aspetti. Ci si domanda: è un'incrostazione dello «statalismo» della sanità o un residuo della sfrenata «lottizzazione» dei partiti? Il fatto è che questo sconcio deve finire, anche perché il reparto è diventato il «fiore all'occhiello» de nosocomio. Gli addetti ai lavori riconoscono che le prestazione sanitarie sono di altissimo livello.
Gli utenti ne sono addirittura «innamorati». Insomma, che cosa aspetta il dott. Cavallotti a dare l'autonomia a un reparto che ha ben operato ? Ma la «destra» non valorizza la meritocrazia ? Il manager della sanità dovrebbe rompere il silenzio e spiegare questi interrogativi.