Frosinone

Domenica 20 maggio 2001
Sanità/ Anche la Cisl prende posizione sulla vicenda dei barellieri
"A Cavallotti chiediamo trasparenza"
Ricci: "Il rispetto della legalità deve valere per tutti ed in tutte le sedi"

Anche la Fps Cisl di Frosinone interviene sulla vicenda relativa all'assunzione di 60 barellieri da parte dell'Azienda sanitaria di Frosinone. Il segretario generale provinciale Angelo Ricci non usa giri di parole, per dire che tutta l'operazione messa in moto dal Direttore Generale dell'Asl, Carmine Cavallotti e dai suoi, delegati, deve rispondere al crisma della legalità e della trasparenza. Il rispetto delle regole, della legalità e della trasparenza degli atti deve valere per Cavallotti come per chiunque altro - stigmatizza Ricci - nessuno si può e si deve sentire al dì sopra delle regole, salvo risponderne personalmente. Noi come Cisl non discutiamo affatto sulla carenza di personale, ed in particolare dei barellieri, anzi ne occorrerebbero di più per garantire una migliore qualità del servizio (a proposito che fine ha fatto la pianta organica?) anche se gli assunti dovranno essere utilizzati nella mansione di barellieri e fare altro. Diciamo questo perché nella AsI è dì casa il caos organizzativo con spostamenti continui del personale da una mansione all'altra, da una unità all'altra all'insegna del più sfacciato clientelismo". Ma Angelo Ricci spende una parola anche sui fatti vergognosi di questi giorni, delle file estenuanti di giovani disoccupati davanti agli uffici di collocamento ma anche per tutelare i diritti del personale passato alle dipendenze dell'Amministrazione provinciale. "Occorre organizzare meglio il lavoro per non creare la guerra tra poveri - dichiara il segretario provinciale dei pubblici dipendenti Cisl, Angelo Ricci - è necessario informatizzare gli uffici al fine di consentire al personale di erogare servizi qualitativi all'utenza. Su questo aspetto e su altro è aperto un confronto con l'assessore provinciale ai problemi del lavoro Oreste Della Posta, al quale chiediamo di dare risposte certe, rapide ed esaustive". Ricci pone l'accento su una problematica, come quella del funzionamento dei servizi per l'impiego che in provincia, ma non solo, lascia desiderare. Ed intanto i disoccupati, giovani e, soprattutto, meno giovani, attendono che la riforma del collocamento non resti sulla carta ma produca risultati: orientamento e posti di lavoro.