Cronaca di Frosinone

Venerdì 25 Maggio 2001
POLEMICA PER I REPARTI TRASFERITI
«L’ospedale Umberto I non si tocca»
Ds e Fronte nazionale accusano il manager. Chiesto l’intervento della Regione

Non trova consensi l’idea del manager dell’Asl, Carmine Cavallotti, di spostare i reparti di dermatologia, oculistica, psichiatria e chirurgia giornaliera dall’ospedale di Frosinone a quello di Ceccano. La questione arriverà sul tavolo del presidente della giunta regionale Storace, al quale il consigliere regionale Francesco De Angelis ha rivolto un’interrogazione «al fine di impedire che il capoluogo venga privato di reparti di grande importanza».
«L’ospedale di Frosinone è stato riconosciuto dalla regione sede di Dea - dice l’esponente diessino - e non va depauperato. Tale decisione ha sollevato numerose proteste degli operatori e dei cittadini, giustamente preoccupati». Stessa posizione per il sindaco del capoluogo Domenico Marzi: «Il consiglio comunale con un ordine del giorno ha espresso ferma contrarietà all’ipotesi. Del resto, anche se in condizioni di precarietà, quei reparti sono sempre stati lì. Perché cambiare all’improvviso?». Il manager ha parlato di spostamento temporaneo in attesa del 2004, quando entrerà in funzione il nuovo ospedale di Frosinone. «Veramente al suo insediamento Cavallotti parlò di due anni e sette mesi - aggiunge Marzi -. La nostra è comunque solo un’indicazione, un contributo alla dialettica».
Altolà a Cavallotti anche dal Fronte Nazionale. Per Biagio Cacciola «è veramente incredibile quello che sta accadendo. Un’azione di decentramento che sta trasformando l’Umberto I in qualcosa di indecifrabile». Cacciola parla anche della convenzione con la Città bianca di Veroli: «Con quei venti miliardi l’anno, Frosinone avrebbe potuto uscire dalla crisi in cui lo ha portato una precisa strategia di depotenziamento del pubblico».

Raf.Cal.