Cronaca di Frosinone

Martedì 8 Maggio 2001
Dopo il critico intervento del consigliere regionale De Angelis, la parola a D’Ovidio
Assunzioni all’Asl: accuse e risposte
«Sbagliato e scorretto attaccare l’Azienda sanitaria e il manager Cavallotti»

SE non ci sono assunzioni nel pubblico è colpa dei politici, se i politici le fanno è soltanto perché ci si avvicina alle elezioni. A questa logica, anzi, a queste affermazioni del consigliere regionale dei Democratici di sinistra Francesco De Angelis, che di recente ha accusato pubblicamente il manager dell’Azienda sanitaria locale Carmine Cavallotti di essere manovrato dai politici perché aveva provveduto ad assumere sessanta persone a tempo indeterminato, Angelo D’Ovidio, «collega» (anche se dalla parte opposta) alla Regione ha deciso di rispondere. «Dietro ogni iniziativa di grande valore e spessore che non ha il marchio della sinistra i loro esponenti cercano sempre di far serpeggiare l’ombra del doppio fine. Come si fa a dire che le sessanta assunzioni hanno uno scopo elettorale? Elettorale è forse l’intervento del consigliere regionale De Angelis, al quale non vanno giù i risultati che l’amministrazione di centrodestra della Regione Lazio sta conseguendo e il buon lavoro che il direttore generale dell’Asl Carmine Cavallotti, dal giorno del suo insediamento, sta raggiungendo. Con tutte queste insinuazioni Francesco De Angelis non fa che infangare le istituzioni, alimentando il malcontento e la mancanza di fiducia verso la classe politica».
Tutto questo fatto salvo il sacrosanto diritto di criticare le decisioni dell’Azienda sanitaria (e dei politici). Forse, però, sarebbe stato più produttivo, per tutti, «contestare» l’Asl chiedendo altre sessanta assunzioni e non polemizzando su quelle che, meno male, ci sono state.