Cronaca di Frosinone

Giovedì 10 Maggio 2001
FUNZIONE PUBBLICA
Decentramento amministrativo, avanti adagio

di WANDA CHERUBINI

L'85 per cento delle Province, comprese quelle laziali, ha adeguato i propri uffici alla riforma del collocamento.
Il 44 per cento del totale ha strutture pronte ai nuovi compiti, mentre il 41 per cento ha uffici parzialmente funzionanti.
E' quanto emerge dal rapporto sul decentramento amministrativo curato dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il mercato del lavoro rappresenta la locomotiva più veloce del decentramento. Il rapporto segnala, infatti, come secondo gli ultimi dati Isfol, le regioni che hanno istituito i Centri per l'impiego, Lazio compreso, sono in totale tredici. Ma la strada da percorrere non è facile e l'articolazione dei Servizi per l'impiego non può considerarsi definitiva. Le regioni del Sud ad esempio spiccano anche per avere personale numeroso: gli uffici con oltre 20 impiegati sono il 10 per cento al Nord, circa il 30 per cento al Centro, più del 50 per cento al Sud.
Disparità anche per quanto concerne le risorse tecnologiche: quasi il 90 per cento dei Comuni meridionali non ha un collegamento ad Internet contro il 56 per cento del Centro ed il 14 per cento del Nord. Sempre in campo di decentramento negli ultimi anni è stata avviata la gestione decentrata per il settore industriale, dell'artigianato, dell'energia e del commercio.
Secondo le rilevazioni del ministero dell'Industria le Regioni hanno stanziato nel 1999 aiuti alle imprese per circa 2410 miliardi di lire, il 21 per cento cioè degli stanziamenti complessivi nazionali ed hanno erogato agevolazioni per circa 1396 miliardi, pari al 7 per cento del totale nazionale.
In particolare la nostra regione ha stanziato 65 miliardi per gli incentivi alle imprese. Sempre a partire da questo anno passa dallo Stato agli Enti territoriali circa 35.500 miliardi di lire. Il settore più importante sarà rappresentato dall'edilizia residenziale pubblica con 11.630 miliardi.
Il Lazio, in questo ambito, potrà usufruire di 1918 miliardi di lire. Una buona cifra che pone la nostra regione seconda dopo la Campania con 2351 miliardi di lire disponibili per le risorse destinate all'edilizia residenziale. Altre risorse che con il decentramento amministrativo verranno ad essere assegnate alla regione Lazio riguardano il settore del trasporto pubblico locale con 391 miliardi disponibili. Il mercato del lavoro disporrà, invece, di 35 miliardi di lire, 303 saranno i miliardi regionali per le risorse per l'ex Mezzogiorno e 452 i miliardi per le funzioni ex Dlgs 112/98, per un totale di 3164 miliardi di lire. Il totale delle risorse finanziarie assegnate alla regione Lazio rappresenta, quindi, una buona fetta della torta, considerato che soltanto la Campania e la Puglia detengono uno stanziamento maggiore, rispettivamente di 4712 e 3220 miliardi di lire. Si sposterà anche il personale pubblico. In totale saranno quasi 22 mila i dipendenti a cambiare ufficio. Di questi circa 11861 hanno già stabilita la destinazione a livello territoriale.
Anche in questo caso in testa ancora una volta alla classifica è la Campania con 1526 addetti, seguita dalla nostra regione.
Il progetto decentramento prevede, infine, accanto alla realizzazione di un sito Internet www.decentramento.it ed all'attivazione di uno sportello informativo al servizio degli enti locali che risponde al numero telefonico 06/862216235 ed, in futuro, anche online, la creazione di una banca dati normativa. Saranno disponibili online oltre 340 provvedimenti legislativi e circa 290 circolari.