Cronaca di Latina

Lunedì 14 Maggio 2001
Latina. Il sindacato Nursind critica l’ipotesi d’intesa sul nuovo contratto della sanità
Salari bassi e infermieri in lotta
Bordate contro il lavoro svolto dai confederati e dallo Snatoss

di CLEMENTE PISTILLI

LATINA - Il sindacato infermieristico Nursind in rivolta contro l’ipotesi d’intesa per il contratto della sanità, siglata nei giorni scorsi, con cui verrà concesso un aumento mensile di stipendio inferiore a quanto prospettato. Il Nursind, da pochi mesi attivo anche in provincia, si è distinto sin dall’inizio per un’attenzione minuziosa sulle politiche che interessano la categoria, senza mai mancare di alzare la voce quando ha ritenuto lesi gli interessi dei paramedici. Una lotta che lo ha più volte portato a chiedere interventi rapidi e risolutivi, per risolvere problemi e lacune del sistema sanitario. Tra essi spicca, ormai da tempo, la carenza cronica del personale infermieristico e i salari piuttosto bassi in relazione alle prestazioni richieste. Alla luce di tutto ciò, si può quindi ben capire il risentimento del Nursind verso il nuovo contratto. Le critiche maggiori sono rivolte alle organizzazioni sidacali: Cgil, Cisl, Uil e Snatoss, che hanno siglato l’intesa con l’agenzia governativa Aran, incaricata delle trattative. "Un’intesa fatta di poche pagine -attacca la segreteria provinciale del Nursind - per dire altrettanto poco, oltre che per dare poco. Si è parlato di un aumento di quattrocentomila lire e, invece, facendo i conti abbiamo ottenuto soltanto duecentoventisettemila lire in più al mese. Ancora una volta -concludono- ci hanno mortificati, mantenendo inalterate quote vecchie di quindici anni. Questo è il ringraziamento per tante notti stressanti, i riposi saltati, l’impossibilità a godere delle ferie estive, le ore di lavoro nei giorni di festa, gli straordinari e i rischi professionali che corriamo ogni giorno".