Cronaca di Frosinone

Giovedì 17 Maggio 2001
Asl. L’assessore regionale per le politiche agricole interviene sull’assunzione dei barellieri
Iannarilli: «Non esistono scorciatoie»
Ogni provvedimento deve essere in linea con le disposizioni di legge

«NON sono più possibili sprechi, non è più possibile cattiva amministrazione, disattendere i bisogni fondamentali dei cittadini o chiedere a caso più soldi, più personale, più apparecchiature. Risanare significa utilizzare al meglio le risorse, distribuendo, omogeneizzando, immettendo voglia di fare e, perché no?, entusiasmo». Sono parole, queste, politicamente pesanti dell’assessore regionale per le Politiche agricole, Antonello Iannarilli, che interviene sull’assunzione di 60 barellieri da parte dell’Asl per «esprimere alcune sintetiche considerazioni che ritengo attinenti». La prima. «Quando una normativa ha testimoniato di non servire allo scopo del benessere sociale - sottolinea l’esponente forzista che, come si sa, è un autorevole membro della maggioranza di centrodestra - il Parlamento nazionale e regionale la possono cambiare con gli strumenti della democrazia, una Asl no». Insomma l’Asl non può fare come gli pare. Seconda considerazione. «Gli enti pubblici devono, non possono, ma devono rispondere a criteri di trasparenza e legittimità ineludibili, non esistono scorciatoie». Per quanto riguarda specificatamente le previste assunzioni, Iannarilli pone cinque «interrogativi da chiarire» al non nominato manager Carmine Cavallotti: cosa è il profilo professionale del barelliere? In quale Pianta organica sono previsti? Qual è la normativa di riferimento? Come è prevista la copertura finanziaria? Come è stata assicurata la trasparenza? A questo punto l’assessore richiama le disposizioni decise dalla giunta regionale con una delibera di pochi giorni fa, nella quale sono state date alle Asl «indicazioni chiare, semplici e trasparenti» che «legano» buona amministrazione, economicità delle prestazioni e risanamento finanziario «in grado di tradurre in un tutt’uno inscindibile assistenza sanitaria ed amministrazione efficiente per produrre buona sanità». «Il Governo Regionale - tuona l’assessore - non risparmierà impegno ed economie per la salute ma non potrà tollerare sprechi, incapacità e spregio delle leggi. Immediatamente si faccia chiarezza. I proclami non incantano nessuno, da qualsiasi parte provengano». Parole pesanti che diventano macigni nell’ultima considerazione: «Gli amministratori pubblici, ma anche privati, siano il prodotto di suffragio o di selezione, non hanno date di riferimento per la valutazione. La valutazione è un processo e come tale un "continuum" fondato sulla quotidianità». Insomma, per valutare l’operato del manager, secondo Iannarilli, non è necessario attendere i 18 mesi della verifica. Come si vede che sono passate le elezioni... Perché, con questo intervento, sono riprese (questa volta pubblicamente) le ostilità all’interno del centrodestra sull’Asl. Però, si faccia immediatamente chiarezza perché non si può bloccare ancora l’attività. L’Asl deve funzionare, non diventare ingestibile a causa dei personalismi.

S. di N.