Frosinone

Domenica 17 giugno 2001
L'ingaggio di 60 barellieri
Selezione per lavoratori a tempo determinato

Forse la telenovela dell'assunzione a tempo indeterminato di 60 barellieri presso l'AsI di Frosinone è giunta al capolinea dopo settimane di polemiche, diffide, ultimatum e quant'altro.
Anche l'ultimo dubbio sembra essere stato chiarito nel senso che il prossimo 27 giugno potranno partecipare alla selezione, presso i centri per l'impiego di Anagni, Cassino, Frosinone, Pontecorvo e Sora esclusivamente i lavoratori occupati a tempo determinato alla data del 16 maggio 2001. Restano tuttavia valide le domande presentate dagli altri lavoratori.
«La riapertura dei termini di presentazione delle domande nota Giulio Rossi, segretario della Uil Sanità - è stata disposta dal coordinamento dei centri per l'impiego in seguito al chiarimento fornito dal direttore del competente assessorato della Regione Lazio, che garantisce la non assimilabilità delle dimissioni in costanza del rapporto di lavoro a tempo determinato, al rifiuto dell'offerta di lavoro di cui all'art. 4 del D. Leg. 181/2000. Pertanto le dimissioni non comporteranno la perdita dell'anzianità dello stato di disoccupazione che, secondo i responsabili del centro per l'impiego, è necessario per consentire agli interessati di usufruire, nella formazione di graduatoria, del punteggio relativo ai carichi familiari. Le dimissioni volontarie comportano, tuttavia, per gli aventi diritto la perdita dell'indennità di disoccupazione».
Come si ricorderà la Uil sanità aveva sostenuto la manifesta illogicità della norma che, per conservare il punteggio dei carichi familiari, costringe gli interessati a rinunciare all'incarico con conseguenze immediate per i lavoratori che potrebbero comunque non rientrare nella graduatoria utile per l'assunzione a tempo indeterminato, e un notevole disservizio per l'AsI che si troverà a dover fronteggiare nei prossimi giorni la carenza di personale ausiliario proprio a causa delle numerose ed improvvise dimissioni». Senza contare, sottolinea la Uil, che il direttore amministrativo potrebbe «confermare il parere contrario, già espresso sulla delibera con la quale è stata avviata la procedura di selezione, creando ulteriori difficoltà per l'adozione degli atti relativi alla definitiva assunzione».