Cronaca di Frosinone

Sabato 23 Giugno 2001
Frosinone/Ogni giorno vengono eseguite cinquanta prestazioni ambulatoriali. A rischio le ferie dei medici
Ortopedia, reparto da terzo mondo
Il primario denuncia gravi carenze. L’assessore: intervengo subito

di PAOLO CARNEVALE

Un reparto costretto a fare gli straordinari, con una media di 50 prestazioni ambulatoriali giornaliere, quando la media in qualsiasi altro ospedale della provincia oscilla sulle 20, 30 al massimo. Con 50 ricoverati di media; e con solo 5 medici in organico, ai quali va aggiunto un sesto medico, che però lavora a mezzo servizio con l'ospedale di Alatri. Ed in più, con il fatto che " Negli ultimi due anni alcuni colleghi hanno ostacolato, con azioni sempre segnalate, il buon funzionamento della divisione; ma nessun provvedimento è stato preso nei loro confronti".
Una situazione insopportabile secondo il professor Ciro di Giovanni, primario del reparto di ortopedia dell'ospedale Umberto I di Frosinone, che con gli altri colleghi nei giorni scorsi ha denunciato una situazione che " Va avanti da almeno una decina d'anni; che noi denunciamo ogni volta, e sempre nella assoluta indifferenza di politici che non ci danno una mano a migliorare la situazione". L'analisi fatta da di Giovanni è stata spietata: " C'è gente in reparto che ha quasi 300 ore da recuperare; io ad esempio ho ancora 83 giorni di ferie da utilizzare che però non riesco a prendermi". Il perché è presto detto; " Un Dea di primo livello come il nostro finisce per forza di cose per ricevere molte emergenze di altri ospedali. Centri come Alatri o Pontecorvo ad esempio nei fine settimana possono permettersi di dire che non accettano emergenze. Noi no, con la conseguenza che, ad esempio, ci sono turni di 18 ore settimanali di camera operatoria. C'è un mio collega che negli ultimi 2 giorni è rimasto in sala operatoria quasi 14 ore. Questo non è lavorare ; è attentare alla nostra salute. Il 50% delle persone che arrivano al pronto soccorso finiscono poi da noi; e non c'è neppure un servizio permanente di radiologia. Basti pensare- ha continuato di Giovanni- che anche quest'anno, come accade già da tempo, saremo costretti a non andare in ferie perché la carenza del nostro organico non ci permette questa possibilità, se vogliamo garantire il servizio".
Una prima risposta è arrivata a tale proposito ieri da Sandro Lunghi, assessore comunale alla sanità, che dopo le accuse di Di Giovanni, ha chiesto di conoscere con sollecitudine " La reale situazione organizzativa della divisione di ortopedia". Per l'Asl, il dott. Sponzilli, responsabile delle relazioni esterne, ha ammesso che " Il disagio esiste, ma non è drammatico. Ne parlerò con il direttore sanitario dell'ospedale nei prossimi giorni".