Cronaca di Frosinone

Domenica 10 Giugno 2001
Dal XV seminario internazionale di veterinaria notizie rassicuranti per i consumatori
SUCCESSO DI PRESTIGIO PER L’ASL IL SIMPOSIO CON ESPERTI DI FAMA EUROPEA E MONDIALE

di LUCA SERGIO

NELLA trasmissione all’uomo dell’encefalopatia spongiforme bovina (la famigerata «Mucca pazza») svolge un ruolo fondamentale la predisposizione genetica dell’individuo.
Questa la cosiddetta teoria del prione: in tutti gli 88 casi finora registratisi in Inghilterra e i 4 in Europa sono state rilevate le caratteristiche genetiche del «codone 129» (tratto particolare del Dna). Il prof. Giovanni Castrucci, responsabile del Dipartimento di tecnologia e biotecnologie delle produzioni animali dell’Università di Perugia e presidente della sezione italiana dell’Associazione mondiale dei veterinari specialisti in microbiologia, immunologia e malattie infettive (W.A.V.M.I.) ha manifestato e motivato il dubbio sulla natura infettiva del morbo e, quindi, la necessità di altre ricerche. Il prof. Osburn ha aggiunto che le misure sanitarie attualmente predisposte in Europa rappresentano la migliore garanzia a difesa dei consumatori. Inoltre, fattore non secondario, i docenti stranieri hanno messo in evidenza la peculiarità e l’avvedutezza dell’Italia, che ha mantenuto e potenziato i servizi veterinari pubblici a differenza di quanto è avvenuto altrove e ciò ha costituito un importante mezzo ai fini della prevenzione e del controllo delle malattie animali che possono essere dannose per l’uomo: oltre la Bse (con le limitazioni genetiche che abbiamo visto), la West Nile, la brucellosi (ma la provincia è stata dichiarata indenne dal ministero Sanità), la leishmania e la rickettsia. Sono state queste alcune delle tante novità dell’ultima ricerca scientifica nel campo veterinario emerse nel XV seminario internazionale del W.A.V.M.I., tenutosi nel capoluogo a cura della sezione italiana, dell’Asl frusinate e dell’Ordine di categoria con il patrocinio del ministero Sanità, Regione e Provincia, al quale hanno preso parte oltre trecento veterinari provenienti da tutta Italia per il primo modulo di aggiornamento su alcune malattie infettive degli animali importanti sul piano economico e/o suscettibili di trasmissione all’uomo (il secondo modulo si svolgerà, sempre nalla sala conferenze dell’Asl, il 26 e 27 settembre). Seminario di grande risonanza scientifica in quanto sono intervenuti i professori William Martin dell’Università di Edimburgo (scopritore nell’86 della «Mucca pazza»), Bennie Osburn (California), Peter Timoney (Kentucy), Giovanni Castrucci, Sergio Pauluzzi del medesimo Ateneo, Daniela Salvatori (Camerino) e Orazio Catarsini (Messina). Docenti che si sono detti entusiasti dell’organizzazione e dell’accoglienza ricevuta tanto che hanno assicurato il ritorno a settembre. Una ragione in più per far dire al direttore generale dott. Carmine Cavallotti, che l’Asl punta molto sull’efficienza dei servizi e sulla diffusione e della cultura nei vari campi della sanitaria e della formazione continua degli operatori.
Il direttore sanitario aziendale Carlo Mirabella, nella sua relazione sulle intossicazioni di origine alimentare ha messo in evidenza come esse traggano origine da comportamenti non igienicamente corretti nel corso della preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti. Quindi ci vuole molta attenzione.