Cassino

Sabato 7 luglio 2001
Cassino/Appalti senza fine
Scale d'emergenza e ascensori... in ritardo

di Carmine Di Mambro *già consigliere amministrazione ospedale di Cassino

Mi sono presentato all'ospedale di Cassino per effettuare un'analisi. Nel corso della lunga attesa, però, circa due ore di disagio per il prelievo del sangue, passeggiando a zonzo noto un cartellone seminascosto. La curiosità mi porta alla lettura per fare qualche riflessione. L'albero della cuccagna della sanità ha cambiato padrone, ma ha continuato a sortire i suoi effetti con la scelta di continuare la politica della ristrutturazione degli edifici fatiscenti e di acquistare macchinari superati nella tecnica della diagnostica.
La conclusione è che nessuno è responsabile, nessuno paga, si strilla, si cambiano i dirigenti. Il buon cittadino non è tenuto a conoscere la causale. Seguendo questa "sagra degli gnocchi" della sanità leggiamo con enfasi la notizia che l'AsI Fr ha finanziato il progetto per i lavori di completamento della ristrutturazio ne del presidio ospedaliero "De Bosis" di Cassino, "costruzione di due scale di emergenza ed installazione di due ascensori. Importo dei lavori £ 348.353.190 ed inizio e fine lavori 6/3/2000- 2/8/ 2000". Noto l'importo del progetto, talmente preciso al centesimo, ripeto L. 348.353.190, mi sono rallegrato pensando che l'opera sarebbe giunta alla sua reale conclusione, ma nel proseguire la lettura circa l'inizio e l'ultimazione dei lavori ho constatato stampate due date precise, ripeto 6/3/2000-2/8/2000. Cari lettori, utenti possibili della sanità, quanta delusione ho provato! Il musicante è cambiato, ma la musica è la stessa. Siamo al luglio del 2001, oltre un anno circa di ritardo dopo, sbanchi e disagi per gli utenti la sanità di Cassino ha compiuto la sua "incompiuta".
Spero che non si giunga al caso dì un'altra opera dal costo di 500 milioni di lire per un tunnel della lunghezza di qualche centinaio di metri per congiungere l'obitorio all'ospedale. Tutti noi abbiamo presenti le opere di traforo di intere montagne dal percorso di alcune decine di Km che sono già state eseguite in Italia: traforo del Monte Bianco, del Frejus, del Sempione, del Gran Sasso, etc.. Due squadre di operai iniziavano i lavori dall'estremità dell'opera per poter congiungersi ed incontrarsi per festeggiare la fine dell'opera. Il tunnel della lunghezza di qualche centinaio di metri dell'ospedale di Cassino, anche maiolicato, non ha potuto giungere al suo ultimo colpo di
piccone per l'incontro ed il festeggiamento degli operai perché i calcoli erano stati sbagliati e da qui c'è stata una sfasatura di una decina di metri.
Assistiamo alle grida dei politici che continuano a confondere le idee ai cittadini. Questa
confusione è la risultante dell'indifferenza completa di quelli che potrebbero agire ma ad oggi nulla è stato fatto.
Le oche del Campidoglio starnazzando salvarono Roma!
Continuo a sognare l'immenso viale della Vittoria con le statue di uomini pubblici e le iscrizio ni e gli elogi. Spes ultima dea!