Cronaca di Frosinone

Martedì 3 Luglio 2001
Pontecorvo. Al «Del Prete»
Luglio e agosto, vietato partorire: vanno in ferie ostetricia e ginecologia

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Perché a luglio e agosto i reparti di ostetricia e ginecologia del «Pasquale Del Prete» saranno chiusi per ferie? Chi ha preso questo provvedimento, che appare propedeutico alla chiusura definitiva? Le associazioni civiche sono scese sul piede di guerra per contrastare il presunto «disegno criminoso». I dirigenti dei sodalizi civici hanno ancora impresso nella memoria lo «scippo» di pediatria: si chiuse per ferie, per operare il trasferimento del reparto nel presidio di Cassino. Lo stratagemma riuscì perché gli amministratori del tempo non fecero alcunché. Ma gli adepti del Centro per i «Diritti del cittadino» sono intenzionati a mobilitare tutte le autorità per scongiurare la spoliazione definitiva del «Pasquale del Prete», il quale, in un quinquennio, è stato trasformato in una cattedrale nel deserto.
«Leggendo la proposta di riorganizzazione aziendale del piano sanitario locale - spiega la referente del Centro per i "Diritti del cittadino" - abbiamo appreso che nel Polo ospedaliero D (in riferimento ai reparti Ostetricia e Ginecologia) sarà istituita una unità operativa (struttura complessa) con ventidue posti letto, senza altra specificazione. Questa laconicità potrebbe costituire il primo indizio alla soppressione delle due strutture di Pontecorvo. Nel polo ospedaliero A (ostetricia e ginecologia) è spiegato che sarà creata un’unità operativa per il presidio ospedaliero di Anagni con dodici posti letto e un’altra unità operativa per il presidio ospedaliero di Alatri con dodici posti. Perché non è stata usata la stessa metodologia nel fissare le competenze del "Pasquale Del Prete"? Se non vi fosse stato il precedente di Pediatria, nessuno si sarebbe allarmato. Ma il silenzio del direttore generale Carmine Cavallotti sulle disfunzioni del "Pasquale Del Prete" ha destato allarme. L’associazione insisterà per conoscere i disegni del direttore generale. Se le impressioni dovessero risultare fondate, sarà nostra cura contrastarle con ogni mezzo. Comunque, al più presto ci attiveremo per ricevere le indispensabili spiegazioni».