Cronaca di Frosinone

Mercoledì 18 luglio 2001
VERREBBE facile da dire che il direttore generale dell’Asl, ...

VERREBBE facile da dire che il direttore generale dell’Asl, Carmine Cavallotti, viaggia come un... cavallotto. Oltre che troppo semplice e di dubbio gusto, sarebbe anche inesatto perché il manager sta invece marciando da un po’ come un treno, più di quanto abbia fatto appena giunto a Frosinone (quando ha subito messo in riga dirigenti e impiegati abituati a girarsi e a rigirarsi le pratiche tra le mani), facendo capire che il suo motto è, date le origini napoletane, «ambresse, ambresse» (scusandoci se abbiamo scritto male). Ebbene, il dott. Cavallotti, da quasi un mese ha messo ancor più sotto torchio la macchina burocratica e una sessantina di organizzazioni sindacali per una maxi-concertazione senza precedenti. Come se non bastasse il Piano sanitario locale con la riorganizzazione aziendale, ha buttato sul tavolo anche la Pianta organica riveduta e corretta secondo le indicazioni della Regione. E a tutti, com’è suo costume, ha raccomandato di fare presto. Entro agosto, se non prima, vuole il parere su quelle che diventeranno le «Tavole» dell’Asl. Anche a costo di sacrificare qualche giorno di ferie. Con i sindacalisti non dovrebbe riuscirci mentre i dirigenti si sono Rassegnati a sfidare l’afa di luglio e agosto. A quanto si dice, la concertazione sta procedendo molto bene: specialmente al tavolo delle organizzazioni mediche, molto impegnate. Auguriamoci che sia così anche negli altri perché questa è un’occasione veramente «storica» per l’Asl frusinate: gettare le basi del suo futuro per dare un’assistenza qualificata a tutti i residenti della provincia. Nei primi giorni di settembre il manager vuole «licenziare» il tutto e questo sarebbe per lui un grosso risultato. Chi potrebbe dirgli ancora che non sta facendo niente per migliorare l’assistenza? E magari quel poco che ha realizzato lo ha fatto pure male? Nessuno. Ecco, siamo al dunque: bisognerebbe lasciare un po’ Cavallotti lavorare in santa pace e magari chiamarlo a fare un primo consuntivo a maggio dell’anno prossimo. Sennò non si registrerà tanto che ha fallito l’attuale esuberante manager ma che l’Asl è praticamente ingovernabile. Che ci sono persone e gruppi che vogliono questo. Sarebbe mero autolesionismo. Intanto oggi il direttore generale dovrebbe finalmente nominare il nuovo direttore amministrativo. In prima fila De Carolis (da Frascati?), ma Cavallotti ci ha abituato alle sorprese dell’ultima ora...

S. di N.