Cronaca di Frosinone

Lunedì 30 Luglio 2001
VEROLI Mentre il neo assessore Carlo Uccioli si impegna per la vecchia struttura ospedaliera
Città Bianca, si va verso l’accordo
La proroga della convenzione con l’Asl scade per la fine di agosto

di GIANNI FEDERICO

VEROLI - A proposito di nuove nomine e di nuovi assessori, c’è da dire che il neo eletto Carlo Uccioli allo sport e altre deleghe si è reso subito disponibile per la struttura dell’ospedale che dice ? «se soltanto arrivassero quei tre miliardi promessi dalla regione tempo fa, la struttura sanitaria di Largo Alfadena potrebbe ancora dire la sua». Buoni propositi, ma intanto si è giunti, da qualche settimana, all’ennesima proroga della convenzione fra l’Ini-Città Bianca di Veroli e l’Asl provinciale. La proroga è a fine agosto, ma si presume che tra il general manager Carmine Cavallotti e la proprietà della clinica privata si raggiunga un accordo a lungo termine, proprio per le prestazioni e l’utilizzo dei macchinari per la terapia dei tumori e della riabilitazione. Strumenti che al momento mancano alla sanità pubblica ma che a breve saranno a disposizione di tutti. Dunque Carlo Uccioli si erge a paladino dell’ospedale verolano, ora che è assessore, ma si dice favorevole al depotenziamento dell’offerta privata e favorire quella pubblica. Ma per quanto concerne l’ospedale di Veroli, dopo la sua chiusura avvenuta in malo modo e per facilitare a suo tempo, il potenziamento del nosocomio frusinate, che cosa si sa del suo futuro? Assolutamente niente, perché i politici nostrani si sono limitati soltanto a praticare la politica spicciola, fatta di ripicche, tranelli rimbrotti e futili cose e ben fa De Simone a ridicolizzare quegli uomini che nulla hanno mosso per la città, soprattutto hanno dato scarsa attenzione ai problemi dell’ospedale civile. Si deve fare assolutamente qualcosa, si grida da più parti, si, ma quando? Comunque, in attesa che si rendano decisioni per l’ospedale e il suo futuro, si ricorre sempre alla struttura privata, per quelle cure che ancora la pubblica non può dare e quindi la clinica Città Bianca di Veroli resta il punto fermo per molte persone che affrontano i viaggi della speranza per curare mali che altrimenti li falcerebbero per sempre. I problemi di una città sono molteplici e lo si capisce perfettamente, ma avere dato scarso peso al problema della struttura sanitaria è senza ombra di dubbio incapacità politica. Ma ce tempo per rimediare, non molto, ma c’è e allora si cominci col riaprire il nosocomio verolano e dotare tutte le strutture ospedaliere di quei macchinari adatti alla cura dei malati; soltanto in questo modo potrebbero ritornare credibili certi signori della politica e poi non scordiamoci le promesse elettorali di qualche mese fa, chi ha orecchie per intende intenda.