Ciociaria Oggi

Frosinone

Domenica 26 agosto 2001
Il sindacato attacca la gestione del manager Cavallotti: "Finora ha fatto molto poco"
Asl, le bacchettate della Uil
Critiche pesanti sulla qualità dei servizi erogati agli utenti ciociari

NOVE mesi bastano per mettere al mondo un bimbo, ma non per raddrizzare le sorti dell'Asl frusinate. Lo sostiene la Uil-Sanità provinciale che, per bocca del suo segretario Giulio Rossi, firma un vero e proprio atto di condanna per l'operato del direttore generale dell'Azienda sanitaria ciociara, Carmine Cavallotti.
E così, dopo gli strali della Cgil, le critiche della CisI e quelle dell'Ugl, l'attacco della Uil indica che i sindacati ciociari, almeno sul lavoro svolto finora da Cavallotti, abbiano riacquistato un'unità che pareva smarrita. Tutti contro il manager, insomma.
«Trascorsi ormai nove mesi dall'insediamento del direttore generale - scrive Rossi in una nota - l'Asl si trova in una situazione di caos gestionale che non lascia intravvedere spiragli di miglioramento».
Il segretario provinciale della Uil-Sanità ripercorre le tappe di una gestione che, a suo dire, sfiora il fallimento su tutta la linea: «La proposta di dotazione organica miseramente bocciata dalla Regione, la promessa non mantenuta di realizzare in tempi brevi i nuovi ospedali di Frosinone e Cassino, un Piano sanitario locale aspramente criticato dagli amministratori e dalle stesse forze politiche vicine al Governo regionale».
E poi gli aspetti occupazionali e quelli di garanzia per un livello minimo di qualità dei servizi erogati dall'Asl. Il concorso per infermieri innanzi tutto: «Non conosciamo, a tutt'oggi, la data di svolgimento della prima prova d'esame, mentre si prospettano ulteriori ritardi per l'ultimazione delle procedure di selezione dei barellieri, anche a causa della insufficiente copertura finanziaria dell'operazione. A tutto questo - prosegue Giulio Rossi - si aggiunge il nodo irrisolto della gestione dell'Ini-Città Bianca, di Veroli, per la quale ne giorni scorsi è scaduta l'ennesima proroga. Che dir poi dei tanti disservizi, con il permanere di lunghe liste d'attesa e dell'assurda impossibilità di usufruire della risonanza magnetica dopo oltre tre mesi dall'acquisto di costosi macchinari».
C'è dell'altro: «Ancor più preoccupante - scrive i segretario della Uil-Sanità - è la mancata applicazione integrale del contratto per il personale dipendente considerata anche l'assenza assoluta di una seria programmazione in materia di indennità di risultato, posizioni organizzative progressioni economiche orizzontali, buoni pasto.
Infine, positiva, ma ancora insufficiente, la decisione a lungo sollecitata dai sindacati, di attivare selezioni interne per il personale in possesso di titoli specifici. Per risolvere tutti questi problemi - conclude Rossi c'è bisogno non dì cure palliative, ma di efficaci terapie d'urto».

P. R.