Frosinone

Venerdì 3 agosto 2001
Situazione esplosiva all'ospedale: il caldo e la fatiscenza delle corsie esasperano i pazientí
Pronto lo sciopero dei malati
Se Medicina non verrà trasferita nei nuovi locali i degenti non mangeranno

Malati pronti allo sciopero della fame ed alla occupazione delle corsie. Consideratela come volete, ma a noi una iniziativa provocatoria di questo tipo appare salutare. Perché la situazione del Santa Maria della Pietà a Ceccano non è più sostenibile e tollerabile. Terminata e collaudata da quattro mesi la porzione ristrutturata non è dato ancora sapere quand'è che i vari reparti vi verranno trasferiti. E così i degenti continuano a soffrire e sopportare le condizioni di precarietà di una struttura (la parte vecchia del nosocomio appunto) che si tiene in piedi per scommessa non corrispondendo in molti casi alle più elementari norme di legge.
Il caldo di questi giorni, poi, sta facendo il resto in termini di nervosismo crescente in chi è costretto a sopportarlo in una situazione oggettiva di disagio esplosiva. Tornando alla protesta che i degenti del Santa Maria della Pietà sono pronti ad inscenare, va detto subito che il "Masaniello" che li guiderà sarà con tutta probabilità il consigliere comunale Pietro D'Annibale entrato proprio ieri in ospedale per un improvviso malore (a proposito, auguroni di pronta guarigione).
«Questo non è un ospedale, questo è un lazzaretto tuona D'Annibale battagliero anche con il pigiama di paziente - e non già per il personale medico e paramedico, preparato, disponibile e da lodare per le condizioni in cui è costretto ad operare. E' un lazzaretto perché le sue infrastrutture non corrispondono alle norme di legge: penso per esempio al sistema elettrico ed alle strutture antincendio. Ed allora la domanda sorge spontanea: si può sapere cosa si aspetta ad aprire la parte nuova dell'ospedale? Sono quattro mesi che è pronta e collaudata, cosa stiamo aspettando? Proverò a chiederlo al sindaco ed all'assessore alla Sanità attraverso una interrogazione. Chiederò loro anche come mai non si bandisce la gara per i letti da allocare nel reparto di medicina (un ottimo reparto peraltro). Perché - incalza il consigliere comunale di "Città Nuova" - i malati devono stare alla mercé di chi, per irresponsabilità politica, se la prende comoda nel bandire quella gara ?"
Il caldo canicolare di questi giorni, si diceva più sopra, sta complicando maledettamente le cose.
«AI reparto di psichiatria stanno soffrendo tremendamente - continua D'Annibale -. Lì siamo ai limiti della tollerabilità: caldo asfissiante d'estate, umidità invernale per le infiltrazioni di acqua. Ed allora quello che chiedo ai nostri amministratori è di velocizzare le pratiche di apertura della parte ristrutturata dell'ospedale. In caso contrario organizzeremo qui, dentro l'ospedale una manifestazione di protesta. Voglio vedere se almeno in questo caso i nostri amministratori, che pure vanno vantando a destra e a manca di aver fatto risorgere l'ospedale di Ceccano, continueranno a restarsene con le mani in mano. Come mai, pur avendo comandato alla Regione Lazio fino all'anno scorso, non sono stati in grado di aprire per tempo il nosocomio ristrutturato? L'avessero fatto - conclude il consigliere-degente - probabilmente alle elezioni i ceccanesi sarebbero stati più generosi con loro. Ed invece ... ».