Cronaca di Frosinone

Mercoledì 22 Agosto 2001
Cassino/San Raffaele, bloccati dalle barriere architettoniche all’ingresso
Bimbi disabili, clinica vietata

Ospedale proibito per due bambini disabili che insieme ai loro genitori avrebbero dovuto rendere visita a familiari ricoverati al San Raffaele di Cassino. E' quanto risulta da denunce presentate domenica sera ai carabinieri dai genitori infuriati per il trattamento ricevuto dall'addetto alla portineria della struttura sanitaria. In base alla denuncia il portiere avrebbe impedito l'ingresso dell'auto nel parcheggio interno nonostante il padre del bambino avesse esibito un tesserino che ne attestava le sue condizioni fisiche. Il genitore a questo punto avrebbe parcheggiato all'esterno e con il bambino in carrozzella si sarebbe diretto, su indicazione sempre del portiere, verso una scalinata per accedere all'interno della clinica.
«Il portiere - afferma la madre del bambino - si è rifiutato di aiutarci a sollevare la carrozzella sulla rampa della scala e a questo punto mio marito ha telefonato ai carabinieri i quali sono arrivati subito sporgendo denuncia dell'accaduto. Sicuramente la direzione della clinica non è responsabile del comportamento di un suo dipendente, comunque noi abbiamo subito un disagio grave tanto che siamo tornati a casa senza poter visitare una mia parente ricoverata in questa struttura. Un episodio analogo è capitato poco dopo anche ad un'altra signora». La direzione del San Raffaele ridimensiona i fatti sostenendo che si sarebbe trattato soltanto di una incomprensione tra l'addetto alla portineria e i genitori del bambino disabile. «Qui non ci sono barriere architettoniche per nessuno- afferma un dirigente- ed anzi ci sono percorsi appositamente studiati per permettere l'ingresso di persone disabili. C'è stata un po' di confusione e di fretta nell'agire da parte del genitore che anziché rivolgersi alla direzione ha chiamato i carabinieri. Di solito facciamo parcheggiare all'interno della clinica i portatori di handicap. Siamo dispiaciuti per questo episodio».

D. Tor.