Cronaca di Frosinone

Sabato 28 Luglio 2001
Il separatore cellulare e i Testimoni di Geova

di SILVANO CIOCIA

IL separatore cellulare piace, soprattutto ai Testimoni di Geova. Stiamo parlando di un macchinario che riesce a recuperare il sangue perso durante l’intervento chirurgico e reimmetterlo nell’apparato circolatorio del paziente. Attualmente in provincia ci sono due separatori cellulari completamente automatici e facilmente trasportabili che sono stati affidati ai centri trasfusionali dei presidi ospedalieri di Frosinone e Sora-Cassino. Ad esprimere soddisfazione per la messa in uso di tale macchina e per i primi risultati positivi ottenuti in operazioni sono i seguaci del culto dei Testimoni di Geova. «Lunedì nove luglio - afferma l’addetto stampa locale Francesco Cicora - sono state eseguite con successo due operazioni chirurgiche per impianto di protesi femorali a due pazienti Testimoni di Geova: Umberto Rossetti di 69 ani di Piglio e Salvatore Gabrielli di 67 anni di Ferentino. Durante l’intervento è stato possibile evitare la trasfusione di sangue grazie all’impiego di una moderna tecnica alternativa alle emotrasfusioni perfezionata sui Testimoni di Geova. Per eseguire questa operazione l’equipe medica si è servita di un separatore cellulare che riesce appunto a recuperare sangue durante l’intervento e a reimmetterlo in circolazione. Le tecniche alternative alle emotrasfusioni - conlude Cicora - sono impiegate in misura sempre crescente anche a motivo degli indubbi vantaggi che comportano. Queste tecniche infatti risolvono il problema del reperimento di sangue omologo ed annullano totalmente i rischi di contrattare Aids, epatiti ed altri gravi malattie derivanti da trasfusioni di sangue infetto».