Nazionale

Venerdì 10 Agosto 2001
CEPRANO Critiche al piano
Ospedale, incerte le linee di sviluppo

di EZIO NALLI

CEPRANO - Ancora non sono chiare le linee di sviluppo e le prospettive per il presidio sanitario «Ferrari» di Ceprano. Questa scarsa chiarezza è stata evidenziata dal sindaco Bernardi e dal consigliere di opposizione Russo nella seduta dell’ultimo consiglio comunale. Il sindaco diessino ha rilevato che nel Piano sanitario locale presentato dal manager Cavallotti, una piccola parte è riferita, appunto, al «Ferrari» e si parla di potenziamento dei servizi esistenti, dai poliambulatori, alla radiologia, cardiologia e ambulatorio analisi. Inoltre, nel Piano sarebbero previsti 15 posti per il reparto di riabilitazione post-acuzie. Ma non si capisce bene se sono posti letto, come era previsto nel precedente piano dell’Asl frusinate o posti ambulatoriali, cioè in day hospital. Sempre da quanto è stato detto in consiglio comunale, non ci sarebbe cenno alla Rsa, una trentina di posti letto per la residenza sanitaria per anziani. E a tal proposito, il sindaco Bernardi ha assicurato il civico consesso che, in base ad alcuni elementi in mano all’amministrazione comunale, saranno avanzate alcune proposte di modifica al piano sanitario locale per la parte riguardante il futuro assetto del presidio sanitario cepranese. E il primo cittadino si è lamentato, ricordando che in altri ospedali disattivati e riconvertiti sono previste cose che per il «Ferrari» non sono consentite. Evidentemente Bernardi si riferiva alla realizzazione di reparti o al potenziamento del punto di primo soccorso, che attualmente serve solo allo smistamento dei pazienti in altre strutture, tramite le ambulanze del 118, che fanno la spola tra il «Ferrari» e altri ospedali. Insomma, le esigenze del vasto comprensorio di Ceprano dovrebbero sollecitare i responsabili della sanità locale al potenziamento di certi servizi e non alla loro penalizzazione, come è invece accaduto per l’ospedale di Ceprano che doveva essere disattivato, come avvenuto, e riconvertito e potenziato, come invece non è avvenuto. Tutto ciò, nonostante siano stati spesi fior di miliardi in nome della riconversione che in realtà si è rivelata come una vera e propria penalizzazione per la struttura sanitaria cepranese. Occorrerebbero soprattutto posti letto per l’osservazione breve nel punto di primo soccorso, realizzato dopo la chiusura del reparto di pronto soccorso del «Ferrari», nonostante tale reparto prima e il punto di primo soccorso poi, abbiano un livello altissimo di interventi, il secondo in provincia. Infatti, la struttura sanitaria cepranese è al centro di un vasto comprensorio, con numerose fabbriche, strade statali e provinciali e a meno di 500 metri dell’uscita dela casello dell’autostrada del Sole, ma di ciò pare che finora nessuno si sia accorto, tranne le migliaia di pazienti che annualmente vengono trasferiti in altri ospedali. Il tutto, in nome della cosidetta razionalizzaione della Sanità.