Ciociaria Oggi

Frosinone

Martedì 4 settembre 2001
Le dieci sigle sindacali aderenti alla Fsi bocciano la bozza di Piano sanitario locale
Il manager Asl sotto tiro
Domani vertice decisivo tra azienda e rappresentanti dei lavoratori. Critiche anche sulla nuova pianta organica: «Scelte clientelari»

IL manager sotto il tiro dei sindacati. Carmine Cavallotti, direttore generale dell'Asl frusinate, li ha convocati domani per illustrare loro la bozza, già emendata, del Piano sanitario locale. Ma non avrà vita facile per incassare l'assenso dei rappresentanti dei lavoratori Asl.
Lo hanno ribadito a chiare note ieri, in conferenza stampa, i responsabili di Snatoss, Fapas, Sunas, ladass, Faress, Usppi-Fasil, Fanspro, Ani-Lacs, Unsiau e Ugl Sanità, tutti riuniti sotto la sigla della Federazione sindacati indipendenti (Fsi) che in totale rappresenta circa 900 dipendenti.
«Il Piano sanitario locale proposto da Cavallotti è inaccettabile - dice il segretario dell'Ugl, Rosa Roccatani anche perché manca di precisi riferimenti epidemiologici e programmatici. Insomma, non capiamo su che basi la AsI intende sopprimere alcuni servizi creandone di nuovi e quale obiettivo strategico si pone».
Alle reiterate richieste di spiegazione dei sindacati, affermano in coro i responsabili della Fsi, il manager non ha mai risposto. Da qui la perentoria richiesta dei sindacati: «O Cavallotti accetta tutte le nostre indicazioni e le inserisce nel Piano sanitario locale, oppure non firmeremo il documento afferma il segretario della Fsi, Gennaro Scialò - Il Piano e la relativa Pianta organica prevedono una riduzione di personale di circa 800 unità, mentre si continua ad assumere con contratti a tempo determinato. E' solo una delle contraddizioni del Piano, per non parlare delle figure professionali previste, degli appalti esterni, delle relazioni sindacali».
«Se la AsI intende abolire alcuni servizi, deve dirci che fine farà il personale che oggi ne assicura l'attività aggiunge Fulvio Diana, segretario regionale dell'Unsiau - Cavallotti sta operando fuori dal contratto nazionale e da quello decentrato; dispone trasferimenti in modo del tutto discrezionale e presto si ritroverà una sfilza di denunce per violazioni contrattuali gravissime».
Il Piano fa acqua da tutte le parti come pure la nuova Pianta organica dice Silvio Spiridigliozzi del Savis - E poi si fanno intese con strutture private per assicurare servizi che potrebbero essere forniti direttamente dall'Asl. Così proprio non va».

P. R