Ferentino

Giovedì 13 settembre 2001
Ferentino/Una lettera del presidente Scalia
"Ospedale a rischio"
Se si accettano le indicazioni del manager Asl

Anche iI presidente dell'Amministrazione provinciale, Francesco Scalia, nella sua qualità di ex sindaco di Ferentino, interviene nella polemica sul futuro del locale presidio ospedaliero. E scrive: «Intervengo sulle dichiarazioni dell'Amministrazione Comunale di Ferentino in ordine alle prospettive dell'Ospedale, non per polemizzare o per rivendicare meriti che chiunque abbia un minimo di obiettività e pudore dovrebbe sapere attribuire, ma per denunciare che si sta perpetrando la definitiva chiusura del nostro nosocomio. Durante la mia amministrazione, ottenemmo: 

  1. che lo stabile dell'Ospedale venisse ristrutturato (lavori completati, alcuni dei quali realizzati direttamente dal Comune); 

  2. un finanziamento di 7 miliardi per la ristrutturazione del Palazzo Macioti (ove sono collocati gli uffici e gli ambulatori); 

  3. l'istituzione con delibera 1558 del 1998 di una postazione di autombulanza medicalizzata per l'urgenza; 

  4. l'istituzione con delibera n. 1329 del 1990 di un'Unità Operativa di Lungodegenza post-acuzie per 20 posti letto e di una Unità Operativa di RSA; 

  5. l'istituzione con delibera n. 1215 del 2000 di un punto di Pronto Soccorso aperto 24 ore su 24 con 11 medici, una caposala, 12 infermieri, 6 ausiliari/barellieri. 

Lo stesso Presidente della Commissione Regionale Sanità, On.le Foglietta, nel settembre del 2000, dopo aver pubblicamente lodato l'operato della mia Amministrazione, garantì che tutto quanto era stato deliberato sarebbe stato di li a poco realizzato. Ora, quel che è previsto dal Piano Sanitario Locale, deliberato dalla nuova Direzione della ASL, e che l'Amministrazione di Ferentino presenta come un successo: 

  1. un primo soccorso aperto solo 12 ore (nella nostra città bisognerà stare attenti all'orario per sentirsi male!); 

  2. la cancellazione della lungodegenza post-acuzie; 

  3. la cancellazione dello stesso posto di Direttore Sanitario; 

  4. la rinuncia a ristrutturare il Macioti e quindi il trasferimento degli uffici amministrativi nello stabile dell'ormai ex Ospedale; 

  5. la chiusura del laboratorio di analisi. 

Questo programma non può essere accettato. Noi abbiamo sempre detto che rispetto agli impegni già presi e deliberati dalla Azienda sanitaria locale, non avremmo ceduto di un millimetro.
L'onorevole Alessandro Foglietta si era pubblicamente impegnato a fare lo stesso. Invito il Sindaco di Ferentino ad esigere dalla ASI, il rispetto di quanto già deliberato e a non accettare alcuna soluzione subordinata».