Cronaca di Frosinone

Giovedì 6 settembre 2001

ASL Consegnati ieri mattina a ben 54 sigle sindacali i documenti di programmazione e sul personale
Cavallotti: «Piano dinamico e concreto»
«A ospedali forti va affiancato un territorio altrettanto forte per servizi adeguati»

MENTRE si attende da parte del sindaco di Frosinone, Domenico Marzi, la quarta convocazione della Conferenza locale per la Sanità (confermata alla fine di questo mese), ieri il direttore generale dell’Asl, Carmine Cavallotti, affiancato dai direttori sanitario Carlo Mirabella e amministrativo Giovanni Terlizzo (che ha presentato ai convenuti), ha fatto consegnare ai rappresentanti dei 54 sindacati interni e ai segretari generali di Cgil-Cisl-Uil Mollica, Fratarcangeli e Fracasso, presenti all’incontro, il Piano sanitario e la dotazione organica del personale dopo la presentazione degli emendamenti e delle proposte. C’è stato però un equivoco, nel senso che alcuni hanno pensato che si sarebbe aperta una trattativa vera e propria sulle modifiche più o meno recepite dal manager, il quale ha invece chiarito che la stesura dei due documenti deve intendersi definitiva, anche se si è dichiarato disponibile a spiegare come e perché eventualmente non sono state recepite le richieste di modifica. Del resto, i sindacalisti non avevano neanche avuto il tempo di verificare il contenuto dei dischetti, cosa che faranno nelle prossime ore per cui si conosceranno meglio le loro posizioni. Comunque, come ha spiegato il manager, ciò non fa parte di concertazione, mentre ha annunciato che dalla prossima settimana il direttore amministrativo Terlizzo inizierà una concertazione vera e propria per quanto attiene le cosiddette pesature dei dirigenti e, novità per le Aziende sanitarie italiane, quella riguardante il comparto. Il dott. Cavallotti ha espresso un giudizio molto lusinghiero sull’apporto dato dalle Organizzazioni sindacali nel miglioramento dei due documenti e si è augurato che lo spirito di collaborazione instauratosi prosegua ancora pur nella massima chiarezza dei differenti ruoli. «Il nostro è un Piano sanitario dinamico», ha precisato il direttore generale, aggiungendo: «Vi immaginate cosa potrà accadere quando nel marzo 2003 sarà realizzato il nuovo ospedale di Cassino e si troverà a buon punto quello di Frosinone? Dovremo concertare quello che bisognerà fare, oltre quanto è già compreso in questo Piano». Altra caratteristica sottolineata è quella della giustapposizione, accanto a «ospedali forti», di «un territorio altrettanto forte imperniato sul distretto sanitario». Queste strutture, nelle intenzioni del manager, disporranno di risorse finanziarie adeguate per migliorare i servizi attualmente carenti.

S. di N.