Cronaca di Frosinone

Domenica 9 Settembre 2001
FERENTINO
Ospedale: De Carolis (Rc) promette la marcia sull’Asl

di LUISA GOBBO

FERENTINO - «Marceremo verso la Città della Salute di via Fabi a Frosinone e protesteremo per le continue prese in giro sull’ospedale di Ferentino. E il primo cittadino Roberto Valeri dovrà mettersi tanto di fascia e marciare con noi».
Lo afferma senza mezzi termini il rappresentante di Rifondazione Comunista Alberto De Carolis il quale in pieno Consiglio comunale non ha esitato ad attaccare il primo cittadino e il responsabile della sanità Bruni «per non aver contrastato l’azione di demolizione di un castello, quello della sanità, che fa acqua da tutte le parti. E poi non ci si venga a dire che Cavallotti ha garantito un punto di primo soccorso che non è altro che una infermeria e che il medico sarà operativo solo per dodici ore. E per il resto della giornata chi garantisce eventuali emergenze? Signori è una vera e propria presa in giro e noi non ci stiamo. Se volete una sanità giusta e completa non continuate a farvi prendere in giro dal manager Cavallotti che ha smantellato una struttura capace e professionale mettendo sulla strada ventunomila cittadini».
Tre piani di uno stabile quasi pronti e usufruibili a giorni ma se dovrà ospitare uffici e laboratori i malati dove andranno sistemati? Insomma tanta diffidenza verso l’Asl per non aver tenuto fede agli impegni come quello di allungare la presenza del medico nelle ventiquattro ore.
Ce ne sono anche per l’assessore Bruni: «Non può coprire le magagne di Cavallotti sull’ospedale che poi sono vere e proprie prese in giro per i cittadini». Un progetto dunque contestato da tutti sta di fatto che potrebbe verificarsi anche una protesta bella e buona da parte degli utenti esasperati per una struttura sanitaria «svanita» nel nulla e che ha lasciato senza un’adeguata copertura sanitaria la città.
Un consiglio comunale infuocato soprattutto da parte dei rappresentanti della minoranza sempre pronti a dare battaglia proprio su un argomento quello della sanità avvertito da tutti. Non serve solamente una infermeria ma ambulatori e soprattutto assistenza qualificata per l’intero arco della giornata per evitare che si continua ad assistere a trasporti in altre strutture, dove spesso ci si arriva «morti».