Cronaca di Frosinone

Domenica 9 Settembre 2001
ARCE Giovane malato di mente per il quale il Tar aveva disposto l’internamento in una adeguata struttura
Ricovero coatto, ma i medici lo dimettono
Il legale della famiglia Giorgio De Santis ha preannunciato clamorose iniziative giudiziarie

di SILVANO CIOCIA

Assume contorni drammatici e grotteschi la vicenda di M.G. il giovane 27enne di Arce gravemente malato di mente per il quale il Tar aveva disposto il ricovero in una adeguata struttura in contrasto con quelle dei medici. Nei giorni scorsi infatti il giovane è stato dimesso dalla clinica di Formi dove era stato ricoverato a seguito della sentenza dei giudici. «La cosa paradossale ed incredibile però - afferma l’avvocato De Santis che cura gli interessi del giovane - è che i medici lo hanno lasciato andare e dunque dimesso peraltro contro la stessa volontà dei genitori, sol perché il ragazzo oligofrenico celebropatico avrebbe chiesto di andar via».
I medici in altri termini come risulta dalla prescrizione del D.S.M. di Sora ne avevano disposto il ricovero lo scorso 14 Agosto con prognosi di 30 giorni ed indicando in quella prescrizione il ricovero come «volontario». «Dunque se il ricovero è volontario ed il paziente chiede di andarsene , noi non possiamo trattenerlo - hanno detto i medici agli attoniti ed increduli genitori». Evidentemente poco importando che il figliolo malato, in preda ad alcuni attacchi poco tempo prima avesse scaraventato la madre giù da un autobus.
Il ragionamento dell’Ausl non farebbe una piega dice De Santis - forse nel caso di malati di altro tipo . Appare inaccettabile e paradossale nel caso in specie sia perché il ragazzo è affetto da una gravissima malattia mentale che lo rende violento e pericoloso sia perché era stato ricoverato su ordine dei Giudici del Tribunale amministrativo del Lazio: particolare questo che del resto i genitori di M.G, avevano provveduto a ricordare a chi li aveva avvertiti telefonicamente che il figliolo sarebbe uscito dalla clinica a distanza di qualche ora perché aveva chiesto di tornare a casa.»
Precedentemente lo stesso ragazzo era stato dimesso da un altro centro di Roccasecca per non aver osservato il regolamento! Proprio questo provvedimento fu impugnato davanti al Tar dall’avvocato Giorgio de Santis ottenendo un provvedimento senza precedenti. Intanto l’avvocato De Santis preannuncia clamorose iniziative giudiziarie dal momento che non può essere definito in alcun modo «volontario» un ricovero «ordinato» dal Giudice a seguito di un ricorso.
«Al momento ritengo che l’Ausl non stia ottemperando all’ordine impartito dal Giudice al Direttore Generale continua l’avvocato De Santis - a nulla rileva che il ragazzo abbia potuto chiedere di andar via . Piuttosto il problema è un altro e cioè che il ragazzo stanco di entrare ed uscire da cliniche dove l’imbottiscono di farmaci e sedativi e fuma 4 pacchetti di sigarette al giorno, ha chiesto ancora una volta di essere ricoverato in una comunità terapeutica di tipo riabilitativo, in ossequio alle precise normative».
«Purtroppo però e questo è il vero problema precisa il legale , l’ Ausl di Frosinone non pare dotata di simili strutture e non pare in grado di adottare concretamente quanto previsto dalla legge che nel sancire la chiusura dei manicomi ha previsto non a caso - conclude l’avvocato De Santis, l’istituzione di vere e proprie comunità dove i malati vengono trattati e curati per lunghissimi periodi e con la massima umanità sul piano del recupero riabilitativo ma anche soprattutto su quello sociale ed affettivo.