Cronaca di Frosinone

Venerdì 28 Settembre 2001

Frosinone
Confusione e tanta rabbia da ...

di SILVANO CIOCIA

Confusione e tanta rabbia da parte dei dializzati dell’Umberto 1° di Frosinone i quali si vedono sballottati tra Alatri e Anagni per sottoporsi alla stressante «dialisi» una sorta di depurazione del sangue necessaria per continuare a vivere e sperare nel trapianto dei reni. Ieri mattina proprio per venire a capo dell’intricata matassa e per ripristinare con urgenza il servizio il primario del reparto il dr. Scaccia preoccupato per lo stato delle cose, si è incontrato con i Direttori sanitari Carlo Mirabella e Saverio Celletti ai quali ha chiesto di conoscere l’esatta situazione del suo reparto, i tempi di attuazione ed il ripristino del servizio allocato alla città della Salute necessario ed urgente per ridare fiducia e tranquillità ai dializzati.
Intanto però continuano a protestare i dializzati per la tegola che improvvisamente è caduta sul loro capo e accusano i dirigenti per non aver saputo adottare quegli accorgimenti che potessero alleviare le pene e le sofferenze di una categoria già martoriata.
«E’ possibile mai- afferma un dializzato- oltre ad aver anticipato il pagamento relativo al trasporto ancora non vedo un becco di rimborso e questo mi infastidisce ancora di più constatando come stanno andando le cose in questi giorni, nessuno interviene a livello politico per controllare lo smembramento del reparto. «Non si potevano prima allestire i locali in via Fabi e contestualmente trasferire i macchinari in modo che il servizio avrebbe subito una lieve interruzione? Se c’è stato qualche problema ai macchinari il tutto poteva risolversi con un paio di giorni o forse, tuona un altro dializzato - si è aspettato che qualche macchinario non funzionasse per sospendere il servizio e mandarci allo sbando in altre strutture per di più con personale diverso da quello che ci trattava?. Intanto il Delegato dell’associazione nazionale emodializzati minaccia dure prese di posizione se tutta la vicenda non si riconduce sul binario dell’ immediato ripristino del servizio. «I dializzati non possono attendere n
é essere sottoposti a dolorosi viaggi di andata e ritorno dal luogo di residenza. Continuando di questo passo si allunga la lista di attesa in favore di chi? «Vigileremo anche su questo aspetto».