Cronaca di Frosinone

Giovedì 4 Ottobre 2001
ASL Il vertice provinciale di Forza Italia del tutto insoddisfatto del lavoro svolto dal manager
Cavallotti ormai ha i giorni contati
Chiesta una decisa inversione di rotta nella gestione di strutture e personale

CAVALLOTTI ha i giorni contati. Il vertice provinciale di Forza Italia, ieri, nel corso di una conferenza stampa ha spiegato chiaramente che se nei prossimi mesi non ci sarà un’inversione di rotta all’Azienda Sanitaria, sarà necessario rivedere la posizione del manager e del suo staff. I vertici provinciali di Fi da tempo andavano criticando l’operato del manager Cavallotti, e così ieri è arrivato l’avvertimento ufficiale, una sorta di ultimatum. Il deputato Benito Savo, il consigliere regionale Alfredo Pallone, il responsabile provinciale del dipartimento sanità Giandavide Martellotta e il coordinatore provinciale Massimo Roscia hanno fatto un’analisi impietosa di Cavallotti e del suo staff. «Stiamo vivendo una situazione drammatica, occorre agire subito con dei correttivi precisi ? ha detto Savo ? prendendo atto delle strutture e delle professionalità esistenti sul territorio, razionalizzando i settori e tagliando i rami secchi. Al momento invece siamo in presenza di una riorganizzazione scollegata con la realtà della Ciociaria e con gli stessi reparti. La situazione è talmente grave che ho chiesto un appuntamento con il Ministro della Sanità per informarlo che a Frosinone non si rispettano i dettami della Casa delle Libertà». Pallone dal canto suo ha rincarato la dose affermando che la pianta organica è del tutto scollegata con il piano sanitario mentre il direttore generale non sta svolgendo bene il proprio compito. Martellotta ha aggiunto che occorre fare subito per evitare di impoverire ulteriormente una sanità ciociara già in pessime condizioni. All’incontro non era presente perchè impegnato in commissione parlamentare l’altro deputato di Forza Italia, Italico Perlini, che però si è associato all’iniziativa. Ora Cavallotti non può sbagliare, altrimenti rischia il posto. V. M.