Cronaca di Frosinone

Lunedì 8 Ottobre 2001
AZIENDA SANITARIA
Parte la campagna antinfluenzale
Ci si può vaccinare da lunedì prossimo al 30 novembre. Ordinate 90 mila dosi

L’ANNO scorso la campagna antinfluenzale nella provincia di Frosinone fu un successo di adesioni. Vi fecero ricorso 51 mila anziani, circa 27 mila in più rispetto al 1999, con un incremento del 110,3 per cento. Campagna che quest’anno si ripete. Infatti, da lunedì 15 ottobre e fino al 30 novembre parte quella del 2001-2002 promossa dalla Regione che ha emanato disposizioni alle Asl. Quella di Frosinone ha predisposto tutto per tempo e sono state ordinate 90 mila dosi di vaccino le quali, «a mano a mano che arriveranno, saranno consegnate ai medici di famiglia tenuti ad effettuare la vaccinazione ai propri assistiti».
I medici di famiglia sono obbligati per legge ad effettuare la vaccinazione, ma bisogna dire che in provincia c’è stata un’adesione quasi plebiscitaria dei medici, grazie all’opera di sensibilizzazione svolta dalle organizzazioni rappresentative della categoria.
Ma chi è opportuno che si sottoponga alla vaccinazione? Innanzi tutto essa è gratuita e, poi, riportiamo quanto afferma la nota dell’Asl. «Sono interessate le persone che, prive di patologie, compiano 65 anni al 31 ottobre 2001 o abbiano più di 65 anni e i seguenti soggetti in età infantile e adulta, a prescindere dall’età, affetti da: malattie croniche dell’apparato cardiovascolare, respiratorio e urinario; malattie ematologiche; diabete e altre malattie dismetaboliche; sindromi da malassorbimento intestinale; fibrosi cistica; malattie congenite o acquisite che comportino deficit di produzione di anticorpi; patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici importanti; infezioni da HIV; bambini reumatici soggetti a somministrazione prolungata di acido acetilsalicilico e a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale».
«Sono inoltre interessati - rende noto ancora l’Azienda sanitaria frusinate - il personale sanitario, con particolare riguardo verso coloro che lavorano a contatto con pazienti ad alto rischio (anziani, immunodepressi), in case di cura e di riposo per anziani, nelle strutture per lungodegenti, con soggetti istituzionalizzati; e familiari, conviventi e tutti coloro che assistono soggetti ad alto rischio».
L’Azienda, infine, avvisa: «In alternativa al medico di famiglia, ma solo nei pochi casi in cui questi non avesse aderito alla campagna antinfluenzale, si può ricorrere agli ambulatori a livello di Distretto del Servizio Igiene Pubblica».