Cronaca di Frosinone

Sabato 20 Ottobre 2001
ALATRI Lo scontro continua
Questione sanità sempre... rovente

di PIETRO ANTONUCCI

ALATRI - La questione sanità, in particolare, il futuro dell'Ospedale alatrense «San Benedetto» continuano a far discutere il mondo della politica locale. Anche dopo il consiglio comunale straordinario convocato per dibattere del piano sanitario predisposto dal manager Asl Cavallotti.
A tornare sull'argomento è il delegato comunale azzurro, Stefano Scerrato, pronto nel rispondere ad un precedente attacco di Antonio D'Alatri, assessore comunale nella giunta Cittadini. «E' necessario precisare - è l'esordio - che Fi, da sempre, sa da che parte stare. Perché da sempre, anche in tempi non sospetti, affermiamo che le cose nella sanità provinciale non vanno. Sappiamo che gran parte di responsabilità di tale situazione è della passata giunta regionale di centro-sinistra, che ha lasciato un deficit da manovra economica nazionale. Sappiamo però anche, ed è da tempo che lo diciamo, che un'altra parte è a carico della scellerata amministrazione del direttore generale Cavallotti». Un giudizio questo che pure Iannarilli ha tirato fuori nel corso della seduta consiliare di qualche giorno fa. Scerrato definisce tutto ciò un atto di coraggio che è servito «per affermare le nostre convinzioni, manifestando un dissenso nei confronti dei nostri alleati (An, ndr )», quel coraggio che il «Ppi non ha nei confronti dell'amministrazione Cittadini, di cui sembra faccia parte senza diritto di amministrare».
Perché «è grave - prosegue il forzista - quando si tenta di celare maldestramente una crisi che esiste per mancanza di obiettivi comuni, come sta facendo la coalizione di centro-sinistra ad Alatri». Dall'inciso di carattere politico ai problemi della Sanità, è un ritorno veloce, un passo breve. Capitolo «San Benedetto». «Molte - afferma Scerrato - sono le cose che non vanno nell'ospedale di Alatri. Una struttura invidiata in tutta la provincia, manca di attrezzature; si chiudono reparti; altri sopravvivono grazie alla dedizione del personale che si batte contro questa amministrazione che vuole ridimensionarli; viene trasferito personale; quello mancante non viene assunto; mancano beni di consumo che costano poco e che non permettono l' utilizzo di strumenti da svariate decine di milioni di lire; le file d'attesa sono troppo lunghe; non viene effettuata l'ordinaria manutenzione della struttura».
Le colpe, secondo Scerrato, sono da attribuire anche «al nostro attuale sindaco, che mai ha fatto in modo che la conferenza dei sindaci (a maggioranza di centro-sinistra), organo della politica sanitaria, si preoccupasse del problema dell'ospedale di Alatri. Perché mancano punti di riferimento politici, che non possono essere i due partiti in giunta puntualmente snobbati».
Per l'azzurro, infine, la soluzione sta nel «superare le barriere delle divisioni politiche», nell'utile dialogo per «fare in modo che l'ospedale non venga penalizzato», senza alcuna strumentalizzazione di sorta, né da una parte né dall'altra. I problemi della sanità non hanno colore.