Cronaca di Frosinone

Giovedì 22 novembre 2001
SANITÀ Il servizio, sospeso dall’Umberto I, verrà attivato nella Città della Salute in Via Fabi
Apre da metà dicembre la nuova dialisi
Finisce il «calvario» per quaranta pazienti costretti a recarsi ad Anagni e Alatri

di SILVANO CIOCIA

CON molta probabilità la triste telenovela, alla quale, incolpevolmente e contro la loro volontà sono stati protagonisti una quarantina di dializzati dopo la chiusura del reparto dialisi dell’Umberto 1° di Frosinone, potrebbe avere termine il 15 dicembre prossimo, in occasione della inaugurazione del nuovo e prestigioso reparto di Dialisi e Nefrologia ubicato alla Città della Salute.
Così per i tanto indispettiti e rattristati malati, che due volte la settimana si recano nei centri di Anagni e Alatri per sottoporsi al lavaggio del sangue, la via crucis terminerà. Una strenna natalizia bella e buona, atteso che i lavori nei nuovi e più sofisticati locali della Città della Salute continuano alacremente al fine di dotare la struttura di presidi e sicurezza necessarie onde evitare proprio quello che è successo nella vecchia struttura (un difetto nella depurazione dell’acqua) e che in definitiva ha determinato la cessazione e la conseguente chiusura del reparto Dialisi e Nefrologia dell’Umberto 1° di Frosinone.
«In effetti - ci dice Angelo Ricci vice segretario regionale e presidente provinciale dei dializzati - è una storia che finalmente finisce. Ci siamo incontrati numerosissime volte con il manager Carmine Cavallotti e con il direttore sanitario Carlo Mirabella l’ultima in ordine di tempo l’altro ieri insieme con altri dializzati - i quali ci hanno aggiornato sullo stato dei lavori. Ora sembra tutto filare per il verso giusto: è quasi pronto l’impianto per l’acqua, quello per l’ossigeno poi l’arrivo di nuovi macchinari ci rallegrano per cui ora siamo fiduciosi dopo un lungo periodo di disperazione e di crisi per via dei viaggi presso le strutture di Alatri e Anagni che ci stanno spossando. Speriano solo - aggiunge Ricci - di tornare nel nostro reparto in quanto medici, infermieri e personale specializzato ci assiste con cura e professionalità con in testa il primario Franco Scaccia. Sarebbe il più bel regalo di Natale soprattutto perché fatto ad una categoria già martoriata e sicuramente bisognevole di particolari attenzioni. Per l’occasione - conclude Angelo Ricci - vogliamo ringraziare il manager Cavallotti, il direttore aziendale Carlo Mirabella, quello dell’ospedale Saverio Celletti per il determinate apporto che hanno dato alla risoluzione della vicenda. Finalmente credo siamo arrivati al traguardo».