Cronaca di Frosinone

Giovedì 27 Dicembre 2001
PIANO SANITARIO Soddisfatto il presidente della commissione regionale Alessandro Foglietta
Meno ospedali, più territorio
La spesa per ricoveri assorbe il 59% delle risorse (» 11% sul dato nazionale)

di LUCA SERGIO

MENO ospedali (che attualmente assorbono il 59% delle risorse a fronte del dato nazionale attestantesi sul 48%, quindi sopra dell’ 11%); soprattutto più prevenzione (alla quale è riservato appena il 12% del finanziamento sui bisogni) e più sanità nel territorio con un’effettiva assistenza domiciliare integrata; più specialistica e in particolare assistenza oncologica.
Questi i punti-chiave del Piano sanitario regionale licenziato dalla giunta regionale venerdì scorso, i cui indirizzi sono stati trasposti in ben trentasei delibere che ora dovranno cominciare il solito «iter» per l’approvazione definitiva da parte del Consiglio. Prima però dovrà essere esaminato dalla commissione Sanità. E proprio da qui arriva il primo parere favorevole: è quello del presidente, il ciociaro Alessandro Foglietta. «Voglio esprimere - ha detto il consigliere alleanzino - un particolare apprezzamento al presidente Francesco Storace e all’assessore Vincenzo Saraceni per l’approvazione in giunta del Piano da troppo tempo atteso. Ricordo che nella passata legislatura più volte avevamo sollecitato Badaloni e Cosentino a presentarlo ma i loro continui litigi non ci avevano permesso di adottarlo. Il presidente Storace aveva garantito di proporlo entro l’anno ed ancora una volta gli impegni presi con gli elettori sono stati completamente mantenuti».
Perché dice «sì» al documento? «Si tratta di un Piano intelligente che mette in evidenza una serie di opportunità e, avendo sempre presente la centralità della persona e la conseguente umanizzazione della sanità, interviene sugli ospedali-fotocopia, svolge una verifica sui bisogni della popolazione, abbatte le liste d’attesa, guarda con attenzione a prevenzione e assistenza domiciliare e riscrive il capitolo delle emergenze. Inoltre ribadisce l’attenzione alle fasce più deboli, a cominciare dai malati oncologici, con un sostegno alle famiglie dei malati di tumore per chi intende utilizzare la cura Di Bella e a tutti gli altri è ribadito un aiuto economico. Ritengo così di poter affermare con grande soddisfazione l’impegno della giunta Storace a garantire coloro che hanno più bisogno, nonostante la necessità di sanare un debito incredibilmente elevato (7.500 miliardi) ereditato da Badaloni e Cosentino». Infine Foglietta indirizza una stoccata alla vicepresidente diessina Giulia Rodano, che ha criticato il Piano dalle fondamenta: «Prima di parlare sarebbe bene verificarne il contenuto, altrimenti si rischia di fare soltanto demagogia».