Cronaca di Frosinone

Giovedì 27 Dicembre 2001
SORA Il manager dell’Asl Carmine Cavallotti ha dato il via alle procedure
L’eliporto che diventa realtà
Affisso il bando per l’affidamento dell’incarico di progettazione

di CIRO ALTOBELLI

SORA - Presto una realtà il servizio di eliambulanza nell'ospedale di Sora. Per risolvere il problema dell'adeguamento delle strutture del nosocomio cittadino, all'atterraggio ed al decollo nelle ore notturne degli elicotteri, il direttore dell'azienda sanitaria provinciale dott. Carmine Cavallotti non ha davvero perso tempo e, mantenendo un promessa fatta appena qualche mese fa, ha dato il via alle procedure indispensabili per realizzare il progetto. Sui quotidiani infatti è apparso l'avviso «per l'affidamento dell'incarico di progettazione, direzione lavori, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed in fase di esecuzione, per la realizzazione di un eliporto a terra per emergenza sanitaria presso il presidio ospedaliero "S.S.Trinità" di Sora, in località San Marciano». L'importo dei lavori, finanziati dalla Regione Lazio, è di un miliardo e mezzo di lire mentre la parcella per i liberi professionisti (singoli, associati o raggruppati temporaneamente) sarà di 157 milioni circa. L'adeguamento al volo notturno del S.S.Trinità è un problema molto sentito dalla cittadinanza del comprensorio sorano tanto che, all'inizio di dicembre, si è tenuta una fiaccolata per accelerare i tempi di realizzazione. Ma ora le difficoltà sembrano superate e quel che conta è il continuo potenziamento, in atto ormai da qualche mese, di uno degli ospedali più importanti della provincia, troppo spesso in passato male utilizzato e penalizzato.
Negli ultimi tempi però, per fortuna, qualcosa sembra essere cambiato e così la struttura è stata dotata di importantissime apparecchiature (ricordiamo il laser per gli interventi oculistici), o di nuovi reparti (oncologia e psichiatria).
Addirittura, qualche settimana fa, è stata inaugurata la palazzina C per anni dimenticata nonostante fosse completata ed utilizzabile. Tante buone notizie e chissà se, continuando su questa strada, fra poco non potremmo registrare anche la realizzazione dell'altra richiesta dell'intero comprensorio: una unità operativa di rianimazione e terapia intensiva, in grado di garantire l'assistenza per le emergenze derivanti da traumi e malattie celebrali.