Cronaca di Frosinone

Sabato 29 Dicembre 2001

IL sindacato torna sulle ...

di VALENTINO MINGARELLI

IL sindacato torna sulle barricate. È il segretario generale della Cgil Benedetto Mollica ad annunciare che subito dopo le feste Cgil, Cisl e Uil saranno impegnate con assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro per informare e discutere con i lavoratori sui problemi aperti e più in particolare «sui riflessi della politica del Governo e della Confindustria per l’attacco ai diritti del lavoro ed alle pensioni». Tutto questo ovviamente in preparazione di una mobilitazione generale unitaria con uno sciopero di quattro ore che si terrà tra il 14 ed il 29 di gennaio. Il mite Mollica torna così a vestire i panni del duro e puro pronto a ribattere punto su punto sia la politica del governo Berlusconi che la linea della Confidustria. Mollica motiva la grande mobilitazione su due diversi piani, quello nazionale e quello provinciale. In ambito nazionale la lotta è contro la libertà di licenziamento, le deleghe di riforma delle pensioni e del fisco, le decisioni sui rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per rivendicare una scuola pubblica di qualità e per tutti. Sul piano provinciale invece per Mollica occorre chiudere positivamente le vertenze aperte di Bw Italia, Schlumberger, Acqua e Terme di Fiuggi, Rhodia e Cedit, frenare l’estendersi di un processo di precarizzazione che coinvolge prevalentemente i giovani, praticare una politica efficace dello stato sociale per la qualità della vita e la realizzazione dell’accordo provinciale sul turismo ed il patto formatico. Senza dimenticare il completamento del piano Fiat sulle assunzioni, la realizzazione del piano sanitario Ausl, il completamento dei progetti del Patto territoriale e l’avvio di alcuni programmi di riqualificazione urbana ambientale e di recupero di aree dismesse. Per la Cgil, quindi, finita la tregua natalizia, si torna in trincea, si torna a difendere i diritti dei lavoratori e ai difendersi dagli attacchi delle controparti. Si torna sulla linea dura, e non era difficile immaginarlo, infatti la presenza di un governo di parte avversa facilita il compito di un sindacato che negli anni dell’immobilismo del centrosinistra, invece, troppo spesso ha segnato il passo, ha chiuso un occhio se non tutti e due. Adesso comunque sarà molto importante vedere fino a che punto le più moderate Uil e Cisl seguiranno i «compagni» della Cgil sulla strada del muro contro muro. La partita sta per iniziare, non resta che attendere.