Lazio

Martedì 8 Gennaio 2002
Incontro fra dottori e assessore regionale al Bilancio sulla spesa farmaceutica: un tavolo per attivare un controllo sulle prescrizioni
«Il ticket sulle ricette? Non cura il deficit»
I medici di base: «Ma siamo disponibili a collaborare per ridurre i costi»

Si è chiuso con un punto interrogativo il primo giro di consultazioni tra Regione, medici di famiglia e sindacati di categoria, che ieri si sono incontrati per discutere l’eventualità, ventilata dall’assessore regionale al bilancio, Andrea Augello, di introdurre un ticket sulle ricette per ogni medicina prescritta.

«La nostra posizione critica sul provvedimento non cambia - dice Pierluigi Bartoletti, segretario regionale della FIMMG, la federazione che unisce i medici di base - Ma siamo disponibili a collaborare con la Regione per affrontare il problema del deficit sanitario da una prospettiva più ampia». Un primo risultato, infatti, i medici di famiglia lo hanno portato a casa. Nei prossimi giorni torneranno a incontrare l’assessore Augello, insieme al responsabile della sanità del Lazio, Vincenzo Saraceni, per formalizzare un pre-accordo. «Ci metteremo di fronte a un tavolo congiunto con la Regione - precisa Bartoletti - per verificare lo stato di salute del Lazio. Abbiamo anche proposto di attivare commissioni specifiche per valutare, in ogni distretto, l’appropriatezza delle prescrizioni mediche. Solo in questo modo sarà possibile verificare fin da subito la spesa effettiva, fatta in ogni distretto, correggendo il sistema alla base. L’introduzione del ticket, da sola - spiega il segretario regionale della FIMMG - può solo tamponare l’emergenza. Ma tra sei mesi ci ritroveremo nuovamente al punto di partenza».

Cgil, Cisl e Uil, invece, si sono riservati di esprimere una posizione unitaria e definitiva solo tra qualche giorno, quando dalla Regione avranno avuto un quadro completo di dati per valutare gli effetti, sulla spesa farmaceutica, dell’introduzione del ticket su ogni medicinale prescritto.

«A Roma e nel Lazio oggi vivono più di 800 mila anziani e la percentuale è destinata a crescere - interviene Aldo Davach, responsabile del dipartimento politiche sociali e sanitarie della Cgil - Il problema della spesa farmaceutica, dunque, va affrontato in modo strutturale, e non con un ragionamento disarticolato come quello del ticket che serve solo a tamponare l’emergenza».

Per Alberto Sera, segretario della Uil di Roma e del Lazio: «L’operazione dell’assessore Augello, che porterà ad un risparmio di appena 250 miliardi, è tutta economica. Noi vogliamo sapere che fine faranno i malati del Lazio. Chiediamo dati più precisi, e soprattutto, aspettiamo di sederci, tra due settimane, al tavolo di confronto sul Piano sanitario regionale». E già per domani mattina è previsto un nuovo confronto sui ticket tra Regione e sindacati.

F.Mal.