Cronaca di Frosinone

Sabato 5 Gennaio 2002
CECCANO Sindacati contro l’annunciata soppressione della struttura per analisi cliniche
Allucinante chiudere il laboratorio

CECCANO - Proprio ieri scrivevamo su questa stessa pagina dei notevoli disagi che sarebbero derivati alla popolazione dalla raffica di chiusure dei laboratori analisi in diversi centri della Asl di frosinone e della assurdità di comprendere tra la «soppressioni» anche la struttura nell’ospedale di Ceccano, che resta peraltro pienamente operativo. Ed oggi, sullo stesso argomento intervengono i rappresentanti sindacali di questo presidio ospedaliero, Domenico Battista (Cgil), Filippo Mancini (Cisl), Alberto Matassa (Uil) e Fulvio Diana (Un.Siau). In una lettera indirizzata al manager della Asl Carmine Cavallotti ed al sindaco di Ceccano Maurizio Cerroni, dichiarano di restare esterrefatti dinanzi alla proposta avanzata alla fine di dicembre dallo stesso manager della Asl in ordine alla riorganizzazione dei laboratori di analisi del territorio di competenza. «Restiamo di stucco ? scrivono ? perché se è inaccettabile per evidenti motivi la chiusura di alcuni laboratori ubicati in realtà ospedaliere dismesse, è addirittura allucinante prevedere la chiusura del laboratorio di analisi dell’ospedale di Ceccano, che, peraltro, si assicura (o sbagliamo?) la sopravvivenza». Gli stessi sindacalisti osservano al proposito che una struttura ospedaliera carente di un proprio laboratorio di analisi non riesce ad «assicurare niente al malato utente, il quale, peraltro, per la propria tranquillità, dovrà inevitabilmente cercarsi un’altra strada, o meglio un altro ospedale».
Di più, sempre per gli esponenti sindacali di cui sopra, è inevitabile che, dopo «questa mossa per la verità poco accorta», tornino con insistenza i dubbi sopiti sul futuro dello stesso ospedale. Ed in proposito ricordano che pochi ospedali della provincia possono vantare il bacino di utenza di Ceccano (circa sessantamila cittadini) e la modernità di strutture dello stesso.
Di qui la richiesta esplicita allo stesso manager Cavallotti di un incontro urgente, nel corso del quale puntualizzare: a) la data di inizio dei lavori del secondo lotto; b) la data di istituzione dei nuovi reparti e messa in opera delle sale operatorie; c) il potenziamento del laboratorio di analisi, perché sia posto in grado, essendo l’unica struttura pubblica della zona, di servire al meglio sia l’utenza interna, che quella esterna. Nell’attesa di risposte nel merito, le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale dipendente ed annunciato azioni si mobilitazione della cittadinanza intera. Contestualmente hanno invitato il sindaco Cerroni a farsi carico dell’organizzazione di un incontro con la stessa dirigenza della Asl, per esercitare, insieme all’intero Consiglio comunale, tutta la pressione necessaria per la soluzione della questione «laboratorio analisi» e dell’intero problema ospedaliero.