Cronaca di Frosinone

Sabato 12 gennaio 2002
Vittima dell’episodio di malasanità una donna di quarantasei anni operata di colicistectomia
Tubo dimenticato nella... pancia
Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio per due dei medici indagati

di MARINA MINGARELLI

NEL febbraio del 2000 Paola P. una donna di 46 anni venne ricoverata nell’ospedale di Anagni per essere sottoposta ad una colecistectomia.
L’intervento, avevano detto i medici che l’avevano operata, era perfettamente riuscito. Ma dopo qualche giorno la donna aveva cominciato ad accusare dolori lancinanti al ventre. Più il tempo passava e più la quaranteseienne peggiorava nel suo stato di salute. I familiari preoccupati avevano così deciso di farla visitare in un ospedale specializzato della capitale.
E proprio nel nosocomio del San Camillo di Roma la terribile verità. Durante l’intervento di colecistectomia qualcuno gli aveva lasciato un tubo di gomma nella pancia. Una verità che ha lasciato sconvolta l’equipe di chirurghi romani che l’aveva sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico.
Un caso di malasanità destinato ad avere strascichi penali di una certa rilevanza.
Inutile dire che la famiglia di Paola P. si è rivolta ad un legale per presentare denuncia nei confronti di chi l’aveva operata nell’ospedale di Anagni. Per ben sei mesi aveva tenuto quel corpo estraneo nella sua pancia. Quel corpo estraneo lasciato per negligenza e che le aveva causato non pochi problemi di salute. Quattro i dottori finiti sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di lesioni colpose aggravate.
Adesso l’inchiesta, portata avanti dal dottor Misiti è arrivata al traguardo. Le indagini si sono concluse per i medici Francesco Cogliera e Fabrizio Amati, (difesi dagli avvocati Romano e Filippo Misserville) risultati estranei ai fatti, si è proceduto all’archiviazione del caso.
Per gli altri due, Gino Cofferucci e Raffaele Palmieri, il pubblico ministero ha fatto richiesta di rinvio a giudizio.
La prossima mossa spetterà al giudice. A lui decidere se trascinare i due medici in udienza preliminare.