Cronaca di Frosinone

Lunedì 28 gennaio 2002
FERENTINO Il taglio del nastro questa mattina alla presenza delle autorità
Si inaugura il presidio sanitario
Ma la cittadinanza non è certo contenta di aver perso l’ospedale

di LUISA GOBBO

FERENTINO - L’inaugurazione del nuovo e più confortevole presidio sanitario di piazza degli Ospizi ci sarà questa mattina alle 10, alla presenza del manager della Ausl di Frosinone Carmine Cavallotti, del direttore sanitario aziendale Carlo Mirabella, di quello ospedaliero Saverio Celletti, del responsabile del dipartimento della riabilitazione e disabilità Antonio Bucchiarone, del presidente della commissione sanità alla Regione Lazio Alessandro Foglietta, del primo cittadino di Ferentino Roberto Valeri con l’assessore al ramo e l’intera Giunta, gli onorevoli, Perlini, Savo, Pallone, Cutrufo e tante autorità civili e religiose, tutte per il fatidico taglio del nastro, ossia l’avvio ufficiale di quelle prestazione che ritornano dopo la soppressione dell’ ospedale. Si tornerà dunque ad usufruire di una postazione di primo soccorso 24 su 24 con ambulanza medicalizzata, degli ambulatori di radiologia e analisi seppure in parte ridotti, della piscina per la riabilitazione motoria con tanto di personale tecnico della riabilitazione ed infermieri ambulatori e degli annessi uffici amministrativi. Tutto questo in attesa poi di vedere sistemati i circa 20 posti di postacuzie nell’apposito primo piano dove ancora sono in corso lavori di rifinitura. Finalmente cosi finiscono le tante chiacchiere e prese di posizioni da parte di tanti personaggi locali e provinciali che spesso hanno tenuto alta la tensione su un avvenimento che invece chiede partecipazione fattiva ed attiva da parte di tutti in primis degli amministratori locali che avrebbero dovuto almeno prima battersi per evitare che il presidio ospedaliero fosse disintegrato per trovare poi posto solo una parte dei tanti servizi sanitari.
I cittadini però non sono del tutto soddisfatti di questo «ripiego» e lo hanno manifestato in numerosi sit-in capitanati anche da politici di minoranza e dagli stessi cittadini che non gradiscono di effettuare cure presso i vicini ospedali. Ma alla fine la volontà degli utenti è stata piegata per cui non hanno potuto far altro che accettare le decisioni venute dai politici prima e dall’Ausl dopo, per cui almeno la consolazione di avere a portata di mano gli ambulatori specialistici, radiologici e di analisi. Ora si attende il completamento dei lavori per i 20 postacuzie. Speriamo presto.