Cronaca di Frosinone

Mercoledì 30 gennaio 2002

PONTECORVO - Un diffuso ...

di UMBERTO PAPPALARDO

PONTECORVO - Un diffuso malcontento serpeggia tra gli operatori sanitari: reclamano la stabilizzazione, specialmente dopo aver partecipato a due concorsi. La storia è nota.
Un primo concorso, per operatori professionali di prima categoria, fu annullato dal Tribunale amministrativo a causa della presenza illegittima tra i componenti della commissione esaminatrice di due medici che ricoprivano contemporaneamente anche incarichi politici, il che è inibito dalla normativa vigente.
Nella seconda decade del dicembre scorso, è stato espletato un altro concorso per poter selezionare gli infermieri, molti dei quali già lavorano nell’Azienda sanitaria provinciale con contratto «a tempo determinato». Dopo la compilazione della graduatoria (sono milleduecento gli abilitati), sono stati assunti quaranta infermieri.
Ma l’Azienda ha bisogno di almeno seicento infermieri per le necessità quotidiane dei presidi ospedalieri e dei servizi territoriali. Attualmente gli operatori vengono reperiti con il ricorso ai contratti a tempo determinato.
Anzi, in questi ultimi tempi, gli operatori professionali (gli infermieri) sono stati assunti, prorogando il contratto in atto, in attesa che sia approvata la pianta organica. Questa è la spiegazione ufficiale. Pianta organica che, da quanto si vocifera, avrebbe superato positivamente il vaglio degli uffici regionali e, quindi, dovrebbe essere approvata in tempi molto brevi dalla giunta regionale. Qualcuno azzarda l’ipotesi che l’approvazione potrebbe avvenire in questa stessa settimana. Quindi, solo dopo l’approvazione dell’organico, si potrà procedere alle assunzioni a tempo indeterminato e sempre che la Regione ne autorizzi un congruo numero. La forte domanda di mano d’opera specializzata (anche il ministro Sirchia ha parlato di penuria degli infermieri) potrebbe indurre queste categorie professionali ad accettare qualsiasi richiesta di impiego: basterebbe l’offerta di un trattamento economico e giuridico appena più decente.
Lo stesso discorso potrebbe essere ripetuto per gli autisti del 118. L’assunzione temporanea, oltre a lasciare sguarnite le postazioni più delicate al momento del licenziamento, costringerebbe i lavoratori «a tempo pieno» a svolgere molte ore di straordinario per far fronte alle esigenze di servizio. I sindacati, nel lanciare il «grido di dolore», hanno avvertito che questa manodopera specializzata non può essere trattata come i barattoli della Coca Cola: «usa e getta».