Cronaca di Frosinone

Martedì 5 febbraio 2002
PARTO ALL’OSPEDALE: DOTTORESSA ASSOLTA
Archiviato il caso dal gip dopo ben due perizie

SI è concluso con un decreto di archiviazione emesso dal Gip presso il Tribunale di Frosinone, lo scorso 29 gennaio, il procedimento instaurato nei confronti della dottoressa Maria Rosaria Pagliarella a seguito della denuncia presentata il 9 dicembre del 1998 dai signori A.R. e A.G in seguito ai fatti verificatisi il 4 novembre del 1997 nell’ospedale Umberto I di Frosinone, quando la signora era stata ricoverata nel reparto di ostetricia-ginecologia a causa di alcune minacce di aborto. Infondate sono risultate tutte le accuse mosse nei confronti della dott.ssa Pagliarella così come è scaturito anche dalle univoche considerazioni conclusive formulate dai consulenti tecnici nominati dal Pubblico Ministero per i quali si era trattato di un aborto spontaneo inevitabile, dovuto a cause non conosciute e avvenuto nel corso di una gravidanza gemellare con la morte abortiva di entrambi i feti, una delle quali intrauterina mentre l’altra avvenuta a poche ore dalla nascita del secondo feto a causa di gravi malformazioni. Pertanto, gli stessi consulenti tecnici dell’ufficio del Pubblico Ministero hanno escluso ogni responsabilità sia sotto il profilo dell’eventuale negligenza quanto per tutto ciò che concerne l’aspetto relativo all’imperizia, nei confronti della condotta professionale adottata dalla dottoressa Maria Rosaria Pagliarella. L’emissione del provvedimento di archiviazione che ha concluso la triste storia ha chiarito definitivamente e in maniera inequivocabile l’estraneità della stessa dottoressa la quale, dall’inizio alla fine della sua vicenda giudiziaria, è stata rappresentata dall’avvocato Paola Pagliarella. Già in occasione di una prima perizia, i consulenti tecnici avevano ravvisato la totale estraneità ai fatti da parte della dottoressa ma la difesa della controparte aveva presentato opposizione e, pertanto, si era proceduto ad una ulteriore integrazione d’indagine al termine della quale i risultati finali hanno confermato l’esito della prima perizia e in sostanza la totale estraneità alla vicenda da parte della dottoressa.